Riceviamo e pubblichiamo la nota inviata alla Redazione dal movimento civico “Occupiamoci di Monreale”, che attraverso il portavoce Benedetto Madonia chiede una plausibile e dovuta spiegazione per i cittadini, sulla situazione semaforo da installare al Bivio Santa Rosalia (LEGGI QUI). Di seguito la nota integrale.
“Dopo tre mesi è lecito chiedersi e chiedere ai diretti interessati, – scrive l’ingegnere Madonia – che fine abbia fatto il ‘semaforo intelligente’ da collocarsi all’altezza del bivio Santa Rosalia, tanto sponsorizzato (in campagna elettorale) dalla signora Rosanna Giannetto di FdI. Non tutti dimenticano; è necessario tenere viva la memoria storica – afferma Madonia -, in quanto è importante per fare si che delle promesse (in un Italia stanca delle chiacchiere e che deve progredire), ci si debba ricordare sempre e le promesse si debbano fare mantenere. Una promessa elettorale è una promessa fatta alla comunità e agli elettori durante la campagna elettorale da un candidato appartenente ad un partito politico, i quali in solido si impegnano (anzi, promettono) di realizzare un’opera pubblica per la collettività. E gli impegni seri – continua Madonia – vanno mantenuti”. “Si parla di tutto e di più, si promette questo e quell’altro, si propagandano riunioni, incontri, tavoli tecnici, accordi raggiunti e tempi brevi, progetti pronti, procedure propedeutiche, autorizzazioni e inizio lavori immediati, collocazioni di impianti palesate (in apparenza) estemporanee. Telecamere intelligenti, droni intelligenti, semafori intelligenti – continua Madonia – così tanto che non si notano, come se i cittadini non siano altrettanto intelligenti”.
“Un excursus per rimembrare – aggiunge ancora Madonia – e siamo al 27 maggio 2024 quando si apprende da questo stesso quotidiano: “Stop alle svolte pericolose per i residenti della contrada Santa Rosalia a Monreale. Da stamattina il via ai lavori per la realizzazione di un semaforo intelligente che regolamenterà il traffico e consentirà ai residenti l’immissione e l’uscita da contrada Santa Rosalia. L’accordo era stato siglato qualche tempo fa in Sala Rossa alla presenza, tra gli altri, dei vertici dell’Anas, del sindaco Alberto Arcidiacono e degli assessori Peppe Di verde e Letizia Sardisco. Il nuovo sistema consentirà di risolvere definitivamente lo storico problema dell’accesso alla contrada”. Ed ecco su tutti i quotidiani locali fotografie di gruppo in pompa magna. Quasi essere stato tutto già realizzato; manca il brindisi dei cittadini e invece niente di fatto in merito a quanto prospettato”.
Ancora unanno prima: era il 22 agosto 2023 quando l’opinione pubblica prendeva conoscenza, sempre su questo quotidiano della famosa “svolta storica”: l’arrivo del semaforo! E che svolta (LEGGI QUI). È necessaria – dice ancora Madonia – una reale ‘analisi’ che parta dalla collettività sulle promesse non mantenute! Tutto è rimasto come prima, e non bastano le solite giustificazioni al fine di non perdere consensi”.
“Non c’è bisogno – continua la nota – di sondaggi per cogliere il clima di malessere di molti cittadini per i disagi a partire dalla mancanza d’acqua, l’assenza di parcheggi, la raccolta rifiuti, le imposte elevate, la fruibilità dell’antivilla per poche ore, le promesse non mantenute, etc., tanto è percepibile, quasi visibile, il malessere sociale. D’altronde, le doglianze dei cittadini si susseguono, su diversi piani ed è difficile, per qualsiasi amministratore, evitare di diventare il bersaglio dell’insoddisfazione dei cittadini. Anche quando le cause di alcuni guai vanno, almeno in parte, oltre la volontà e la capacità degli attori politici e istituzionali. Preciso che non si vuole dare del bugiardo in questo contesto a nessuno che non abbia mantenuto le promesse elettorali (peraltro, non sarebbe reato secondo la Cassazione) ma, semplicemente – conclude Madonia – spronare chi ha promesso il ‘semaforo intelligente’ di realizzarlo con intelligenza, per rimanere in tema, nel rispetto dei cittadini residenti interessati”.