Arcidiacono scende in campo: “Noi progetto civico. Ai monrealesi chiedo altri 5 anni di fiducia”

Redazione

Cronaca - Verso le amministrative

Arcidiacono scende in campo: “Noi progetto civico. Ai monrealesi chiedo altri 5 anni di fiducia”
Dall'altro lato il vuoto più assoluto. "Sbuffi" di 5 Stelle e il solito Pd che non trova mai una quadra

06 Aprile 2024 - 19:34

Alla fine Alberto Arcidiacono lo sa. Ma non lo dice. La sua coalizione, quella che lo accompagnerà in questo periodo di campagna elettorale fino alle elezioni del prossimo 8 e 9 giugno è di certo la più forte. Dall’altro lato il vuoto più assoluto. “Sbuffi” di Movimento 5 Stelle e il solito Pd che non trova mai una quadra. “Il rischio astensionismo è alto – dice il primo cittadino uscente – ma sono certo che alla fine i monrealesi andranno alle urne. Che poi è quello che conta: esprimere il proprio voto”.

La notizia importante è che il progetto di Arcidiacono adesso è civico, nel vero senso della parola. Lo dimostra il gruppo Il Mosaico che appoggerà anche questa volta Arcidiacono e lo chiarisce lo stesso sindaco: “Non ci sarà Fratelli d’Italia perché siamo un progetto civico ed è giusto così”. Insomma, la matrice di “destra” c’è ed è evidente. Basta guardare in sala per riconoscere personaggi politici chiaramente espressione di questa area politica. Ma non mancano i “ritorni”. Alcuni clamorosi. Vedi Ignazio Zuccaro, fedele braccio destra dell’ex sindaco Piero Capizzi, “ma uomo della Democrazia Cristiana”, precisa ai nostri microfoni, mentre in sala fa capolino anche il fratello Toti. Zuccaro per la prima volta è candidato al consiglio comunale. Lui che a Monreale ha ricoperto il ruolo di assessore e che alla scorsa tornata elettorale regionale ha tentato la scalata all’Ars mancandola davvero per poco. Pare che sia l’uomo più temuto. Perché a microfoni spenti, qualche candidato ci confida di avere timore di queste elezioni. Già perché nel “mucchio” dei forti, prendere 450 voti potrebbe non bastare per entrare in sala consiliare. E ci sono personaggi aggueritissimi. Soprattutto nelle frazioni. Gente capace di portare in dote centinaia e centinaia di voti. L’ARTICOLO CONTINUA DOPO IL VIDEO

Chi ha lavorato in silenzio, ma apparirà di nuovo sorridente nei manifesti elettorali è l’assessore uscente Giuseppe Di Verde, che è stato anche presidente del consiglio comunale: “Ci sarò, certo – dice – Il progetto Arcidiacono è andato benissimo e abbiamo lavorato per il bene della comunità. Ora sono certo che i monrealesi vorranno premiare i nostri sforzi”.

Tra i volti noti della politica monrealese che fu, c’è anche Roberto Gambino (una intervista esclusiva la pubblicheremo nei prossimi giorni). “Il Mosaico ha scelto di appoggiare Arcidiacono per un progetto decennale – dice – E alla fine ha dimostrato che un progetto fatto da tanti “pezzi” di cose diverse, messi insieme, può funzionare”. Lui però, continuerà a lavorare nelle retrovie del suo progetto politico, “perché bisogna dare spazio ai giovani”. Arcidiacono arriva puntualissimo. “Ammaccato” da una influenza, ma mai messo ko. “Non pensiamo assolutamente che queste saranno elezioni facili e già vinte. Le urne parlano e stabiliranno il loro verdetto. Noi ci presentiamo con un progetto importante e un programma pieno di tante cose per Monreale e i monrealesi”. D’altronde Arcidiacono è uno che la storia politica di Monreale la conosce molto bene. Il “bis” da queste parti non è mai riuscito a nessuno. E chi pensava di aver già vinto, ancora si lecca le ferite.

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