E’ quanto ha affermato il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Alfredo Mantovano, intervenuto a Vienna al side event della 66esima Sessione della Commissione Stupefacenti delle Nazioni Unite. A margine della Conferenza il sottosegretario ha avuto un incontro con la direttrice generale dell’ufficio Onu sulla droga e il crimine (UNODC), Ghada Fathi Waly.
“Di fondamentale importanza è l’attività di prevenzione, informazione e comunicazione rivolte specialmente agli adolescenti, ponendo attenzione al trattamento e al recupero delle persone dipendenti. Attualmente – ha ricordato il sottosegretario Mantovano – il nostro Paese garantisce l’accesso ai servizi di cura a chiunque ne abbia bisogno, senza discriminazione, sviluppando una solida rete territoriale, basata sulla collaborazione tra servizi pubblici di trattamento delle dipendenze e comunità terapeutiche, che nel 2021 hanno fornito assistenza a 123.871 persone con dipendenza.
In altre Nazioni europee si sono conseguiti risultati importanti in termini di abbattimento, ad esempio, del consumo di tabacco, grazie a sanzioni mirate e a grandi campagne di informazione.
Non possiamo dire altrettanto per il consumo di droga, questo perchè continuano a circolare con troppa insistenza messaggi fuorvianti, relativi alla presunta innocuità o leggerezza di talune sostanze”.
“Il richiamo ai diritti impone di interessarci, prima ancora dei milligrammi in più o in meno di ciascuna delle sostanze riportate nelle varie tabelle dei singoli Stati, di qualcosa di più importante: e cioè del significato da conferire a termini come libertà e responsabilità.
Per chi intende riscrivere le legislazioni sulla droga avvicinandole a esperienze di legalizzazione, libertà ha la declinazione di fare quello che si vuole, incluso darsi la morte, o comunque porre sè stesso nelle condizioni di non essere più sè stesso. Chi contrasta questa deriva è convinto invece che la libertà consista nel porsi nelle condizioni di rispettare sempre sè stessi e la propria dignità, e nel dare senso alla propria vita. E’ questo il terreno di confronto”, ha concluso il sottosegretario Mantovano.
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(ITALPRESS).