Una commemorazione semplice, quella che si è svolta questa mattina nel 29° anniversario della morte di Pietro Giaccone, presso il cimitero comunale. Il 17 novembre 1986 Giaccone, ad appena 26 anni, fu ucciso con un’azione da guerriglia in via Verga a Palermo.
Il movente sarebbe da attribuire ad un episodio di sei anni prima, quando Giaccone, Carabiniere Ausiliario, si era ritrovato coinvolto in un conflitto a fuoco con una banda che aveva assaltato la cassa del mercato ortofrutticolo di Palermo. A terra era rimasto il cadavere di un bandito, ucciso da un colpo della pistola d’ordinanza di Giaccone. Quel rapinatore era nipote di Armando Bonanno (successivamente vittima di lupara bianca). Solo nel 1993 la Corte d’Assise di Palermo ha confermato la sentenza che riconosceva la matrice mafiosa dell’omicidio.
Nel 2006, al giovane carabiniere fu concessa la Medaglia d’Oro al Merito Civile alla Memoria con la seguente motivazione: “Giovane Carabiniere in congedo veniva barbaramente crivellato da colpi d’arma da fuoco in un vile agguato, riconducibile ad una vendetta perpetrata nei suoi confronti da una famiglia mafiosa. Fulgido esempio di elette virtù civiche e di elevato spirito di servizio”.
Alla cerimonia erano presenti il fratello Giuseppe Giaccone e la moglie del giovane carabiniere Giuseppa Salamone, il Comandante Legione Carabinieri Sicilia, Generale di Brigata Riccardo Galletta, il colonnello Piero Sutera e il capitano Guido Volpe, il comandante di stazione maresciallo Gianluca De Venuti, rappresentanti della Polizia Municipale di Monreale, i rappresentanti dell’associazione Nazionale Polizia di Stato e dell’associazione Nazionale Carabinieri e il sindaco Piero Capizzi. Durante la cerimonia, un momento di preghiera è stato tenuto da don Nicola Gaglio.