“Terremoto” politico ad Altofonte. In un colpo solo, lasciano il presidente del consiglio comunale Salvatore Marfia e l’assessore con deleghe alle politiche sociali, al turismo, allo sport e spettacolo, alla pubblica istruzione, alla formazione e lavoro, al parchi e verde pubblico, attività produttive e al personale, Luigi Bentivegna. La seconda carica comunale, dunque, al momento è vuota. E le dimissioni di Marfia arrivano inattese e come un fulmine a ciel sereno: “Ho notato – dice Marfia – che negli ultimi mesi i meccanismi dell’amministrazione comunale erano diventati più farraginosi. Tutto era molto più ingessato. Nel momento in cui avremmo dovuto cercare un rilancio del nostro paese, c’era chi remava contro”. Marfia, il più votato nella scorsa tornata elettorale, lascia in un momento delicatissimo di Altofonte. “Da un lato c’erano i cittadini che aspettavano delle risposte – dice Marfia – dall’altra c’era un’amministrazione che queste risposte non riusciva a darle. E ritengo che era giusto dimostrare che non sono attaccato alla poltrona. Torno a fare il consigliere con un grande senso di responsabilità per portare in consiglio le proposte ed i malumori dei cittadini”. Ma le dimissioni di Marfia celano una questione politica. Pare, infatti, che il Pd parchitano, al momento si trovi in una fase di “dubbi”. “Manca una vera unità – dice Marfia – e soprattutto quei rapporti di collaborazione leale e solidale che sono indispensabili per operare al meglio. Per non parlare poi delle minoranze di Altofonte che hanno preferito l’ostruzionismo alla collaborazione, con atteggiamenti poco responsabili, preferendo la propaganda al bene del paese”. L’immobilismo amministrativo è anche la causa delle dimissioni di Bentivegna, che sostituiva nel luglio del 2014 il dimissionario Salvatore Anitra: “Non sono un politico, ma un tecnico e sono stato chiamato per mettere a disposizione le mie competenze – dice Bentivegna -, ma è stato sempre un gran caos, dal problema degli impianti al personale alle mancate promesse del sindaco Di Matteo. Non sono uno che tiene alla poltrona. Lascio e torno a fare il consigliere comunale. Dimissioni inaspettate? Le pensavo da mesi…” Sulla vicenda abbiamo provato a sentire il sindaco Nino Di Matteo che non ha mai risposto alle nostre telefonate. Ora le vicende politiche parchitane si annebbiano un po’. A giorni ci sarà la verifica della maggioranza che non appare così scontata. E al prossimo consiglio comunale, oltre ad approvare la proposta di bilancio, si dovrà eleggere il nuovo presidente del consiglio. Il nome, al momento, è difficile da ipotizzare.