La Regione ha consegnato oggi al comune di Palermo l’impianto di Tmb, trattamento meccanico biologico, costruito presso la discarica di Bellolampo. L’impianto, costato circa 22 milioni di euro di fondi Cipe e progettato e realizzato dalla Regione, potrà trattare un quantitativo massimo di rifiuti di 1.000 tonnellate al giorno e di 365.000 tonnellate all’anno, con relativa attività di triturazione, vagliatura e biostabilizzazione e di separazione dei metalli ferrosi e non ferrosi, oltre al compostaggio. L’opera rientra fra quelle previste per il rilascio dell’Aia, l’Autorizzazione integrata ambientale, avvenuto nel 2013. “Il trattamento e la stabilizzazione dei rifiuti sono previsti dalla normativa europea e consentiranno di ridurre al minimo le quantità di biogas e percolato prodotti – dice l’assessore regionale all’Energia Vania Contrafatto – Questo impianto permetterà di separare l’organico dal resto dei rifiuti, biostabilizzandolo. Un risultato fondamentale per Palermo, per l’area metropolitana e per la discarica di Bellolampo che si allinea così alla normativa dell'Unione europea. La Regione ancora una volta si è dimostrata all’altezza del compito, adesso tocca ai Comuni fare la propria parte fino in fondo operandosi per rendere la raccolta differenziata una realtà e non solo un obiettivo". “Accogliamo positivamente la notizia della velocizzazione dell’iter di consegna alla Rap dell’impianto di trattamento meccanizzato biologico di Bellolampo decisa stamani dalla Regione, del resto non può sorprendere nessuno il fatto che la discarica sia in sofferenza a causa dell’eccessiva volumetria di rifiuti che giungono nella sesta vasca con l’apertura del conferimento ai comuni della provincia , noi lo avevamo affermato chiaramente mesi fa”. A commentare cosi la situazione della discarica di Bellolampo chiusa per qualche giorno ai comuni della provincia, sono Dionisio Giordano segretario regionale Fit Cisl Ambiente e Daniela De Luca segretario Cisl Palermo Trapani. “Bellolampo non può reggere 1500 tonnellate di rifiuti al giorno, purtroppo quando lo sosteneva il sindacato, qualcuno storceva il naso insistendo e andando avanti con questa scelta che oggi ha portato a questo risultato di saturazione. Oggi basta chiedere ai vertici della Rap le condizioni dell’impianto per comprendere quanto sia sovraccaricato". Giordano e De Luca aggiungono "del resto però pure con l’avvio del Tmb, se non avrà il via anche il secondo step di raccolta differenziata porta a porta che dovrebbe ridurre le volumetrie, l’impianto andrà sempre in sofferenza". Giordano e De Luca concludono che "dagli annunci ai fatti spesso trascorre troppo tempo, il secondo step di raccolta differenziata era atteso infatti per il mese di febbraio, e ad oggi non vi è data certa. Ancora una volta invitiamo in modo propositivo le parti interessate ad accelerare i tempi anche per la realizzazione della settima vasca che unitamente al Tmb e al porta a porta , potrebbe determinare davvero uno sviluppo industriale del ciclo dei rifiuti a Palermo a vantaggio dei cittadini che potrebbero ottenere un servizio efficiente e una tassa rifiuti ridimensionata".