I deputati regionali della Dc, Ignazio Abbate e Carmelo Pace, hanno presentato un disegno di legge volto alla salvaguardia e alla valorizzazione delle piante monumentali presenti nel territorio siciliano. L’obiettivo è duplice: da un lato preservare questo inestimabile patrimonio culturale e ambientalistico che rende la Sicilia unica nel genere e dall’altro creare ex novo un turismo naturalistico alla scoperta degli alberi secolari.
Attualmente in Italia solo la Regione Siciliana non ha ancora emanato la norma di recepimento delle “Norme per lo sviluppo degli spazi urbani”, che disciplina la tutela e la salvaguardia degli alberi monumentali, dei filari e delle alberate di particolare pregio paesaggistico, naturalistico, monumentale, storico e culturale. Il disegno di legge presentato dai due esponenti democristiani va a colmare questa lacuna. Rientrano nella categoria delle piante monumentali l’albero ad alto fusto isolato o facente parte di formazioni boschive naturali, l’albero secolare tipico, che possono essere considerati come rari esempi di maestosità e longevità, per età o dimensioni, o di particolare pregio naturalistico, per rarità botanica e peculiarità della specie. E ancora gli alberi che recano un preciso riferimento ad eventi o memorie rilevanti dal punto di vista storico, culturale, documentario o delle tradizioni locali.
“Riteniamo – commentano i due firmatari del disegno di legge – di fondamentale importanza la salvaguardia di questo immenso patrimonio culturale di cui abbiamo la fortuna di poter disporre. Ogni albero che verrà indicato dal censimento effettuato dai Comuni dovrà essere sottoposto ad attente verifiche prima di poter entrare a far parte della lista delle piante monumentali. In questo si allargherà il turismo regionale ad una branchia che altrove ha già dato grandi risultati. L’obiettivo è quello di costruire un vero e proprio circuito degli alberi monumentali da mettere a disposizione dei turisti del settore e non solo visto che la presenza delle piante più importanti attireranno nuovi visitatori alla scoperta del territorio che le custodisce. Tale circuito potrà nascere esclusivamente con la collaborazione dei proprietari degli alberi i quali dovranno realizzare un percorso per la fruizione con relativa segnaletica. In cambio della perenne e gratuita fruizione riceveranno un indennizzo annuo da parte dell’Assessorato all’Agricoltura”.