Caro voli, sul caso Sicilia l’Antitrust apre istruttoria su quattro compagnie

Redazione

Regione - Trasporti

Caro voli, sul caso Sicilia l’Antitrust apre istruttoria su quattro compagnie
Nel provvedimento l'Antitrust parla di possibile "intesa restrittiva della concorrenza"

23 Dicembre 2022 - 14:53

L’Antitrust vuole vederci chiaro sul caro-voli in Sicilia e, a seguito di un esposto presentato dal Codacons lo scorso 13 dicembre, ha aperto una istruttoria nei confronti dei principali vettori aerei per possibile intesa restrittiva della concorrenza. Ne dà notizia il Codacons Sicilia. Nel provvedimento l’Antitrust, accogliendo la tesi avanzata dal Codacons, parla di possibile “intesa restrittiva della concorrenza nel mercato del trasporto aereo di passeggeri di linea, con particolare riferimento ai voli di classe “economy” sulle rotte definite dalle coppie di origine-destinazione alle cui estremità vi siano, da un lato, Palermo o Catania e, dall’altro, una delle seguenti città del Centro o Nord Italia: Roma (Fiumicino e Ciampino), Milano (comprensivo di Malpensa, Linate e Orio al Serio), Torino e Bologna, in violazione dell’articolo 101 Tfue”.

In particolare, il Codacons segnalava “presunte distorsioni della concorrenza derivanti dall’incremento dei prezzi dei biglietti aerei sulle tratte di collegamento tra le principali città italiane (Roma, Bologna, Torino e Milano) e la Sicilia in corrispondenza delle festività natalizie. Ryanair, Ita Airways, Wizz Air e EasyJet sono le principali compagnie aeree che offrono servizi di trasporto aereo nazionale verso la Sicilia, con numero di frequenze operate che varia da tratta a tratta ma che, con riferimento alle tratte più rilevanti (quali la Milano/Palermo e la Milano/Catania e la Roma/Palermo, e la Roma/Catania), può arrivare complessivamente fino a 20 voli giornalieri per tratta”. Per l’Antitrust, si legge nel provvedimento, quanto segnalato risulta “meritevole di ulteriori approfondimenti, al fine di accertare la sussistenza di possibili distorsioni del corretto funzionamento dei meccanismi concorrenziali, in violazione dell’articolo 101 Tfue. Tale distorsioni, in quanto incidenti su una variabile economica di particolare rilevanza, quale è il prezzo, risulterebbero particolarmente gravi, soprattutto nell’attuale fase di crisi, di difficoltà per i consumatori e di riduzione del potere d’acquisto dei redditi delle famiglie”.

L’assessore regionale alle Infrastrutture Alessandro Aricò esprime soddisfazione per l’apertura dell’istruttoria sul “caro voli” da e per la Sicilia. “È la conferma – sottolinea l’assessore – che la tesi sostenuta dal presidente della Regione Renato Schifani, che ha già notificato l’esposto all’Autorità garante della concorrenza e del mercato, ha un suo fondamento. Siamo fiduciosi, quindi, che finalmente siano riconosciute le ragioni dei siciliani che non possono più continuare a pagare un prezzo altissimo per la propria insularità”.

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