Due giovani palermitani del quartiere Zen 2, sono stati denunciati per ricettazione, accusati di avere messo in vendita parti di un motociclo rubato nelle scorse settimane e “cannibalizzato” in diverse sue componenti, su alcune vetrine online. Qualche settimana fa, il mezzo era stato rubato nella zona di San Lorenzo. A seguito di denuncia di furto presentata dal proprietario, il motociclo era stato ritrovato in via Agesia di Siracusa da una pattuglia dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, impegnata in un servizio di prevenzione e controllo del territorio del quartiere cittadino. Al proprietario era stato riconsegnato un motociclo purtroppo privo di diverse sue componenti meccaniche e strutturali, essendo stato smontato prima del suo ritrovamento da chi, evidentemente, avrebbe voluto mettere a profitto il furto, lucrando sulla reimmissione dei pezzi nel mercato nero dei ricambi moto.
Qui entra in gioco la caparbietà del proprietario che, avendo fatto personalizzare il mezzo con diversi adesivi in edizione limitata ha iniziato a cercare online ricambi in vendita. E la sua caparbietà è stata premiata quando il giovane si è imbattuto, all’interno di una bacheca online, nell’annuncio di vendita di quei pezzi, corredato dalla fotografia degli stessi. L’uomo si è rivolto senza perder tempo al commissariato San Lorenzo e, “imbeccato” dagli agenti, ha contattato l’utenza del venditore, simulando interesse ad imbastire una trattativa. Sul luogo concordato ben due venditori-ricettatori hanno trovato però la polizia che ha recuperato i pezzi della carenatura e li ha riconsegnati al legittimo proprietario. I due sono stati, inoltre, denunciati per la ricettazione del ciclomotore a bordo del quale avevano raggiunto il luogo dell’incontro, viale della Resurrezione, anch’esso risultato rubato ed anch’esso riconsegnato al proprietario.