Piana, sostegno economico alle famiglie povere: "Si istituisca un ufficio informazioni"

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Piana, sostegno economico alle famiglie povere: "Si istituisca un ufficio informazioni"
Possibile firmare il disegno di legge di iniziativa popolare sull'integrazione al reddito

18 Gennaio 2016 - 00:00

A seguito della presentazione in conferenza stampa a Palazzo dei Normanni ai capigruppo dell’Assemblea Regionale Siciliana del disegno di legge di iniziativa popolare sull’integrazione al reddito contro la povertà assoluta, attraverso il quale si prevede di mettere in campo un aiuto economico destinato a 250 mila famiglie che si trovano al di sotto della soglia di povertà assoluta stabilita dall’Istat, anche il Groppo di opposizione di Piana degli Albanesi ha deciso di sostenere tale iniziativa. Il Capogruppo Alberto Petta (nella foto) e i consiglieri Tommaso Matranga e Antonella Camarda hanno presentato una mozione d’ordine da sottoporre all’approvazione dell’intero consiglio comunale per chiedere l’istituzione di un apposito Ufficio Informazioni e di Raccolta di firme in cui i cittadini possano recarsi per avere tutti i chiarimenti del caso e dove possano con la loro firma sostenere tale importante disegno di legge. Alberto Petta: “Ritengo sia un provvedimento di giustizia sociale necessario oggi più che mai dinnanzi ad una così alto tasso di disoccupazione e di disoccupazione giovanile. Potrà essere d’aiuto anche a Piana dove la situazione economica continua a precipitare. L’ultimo sostegno di assistenza economica straordinaria erogato dal Comune alle famiglie più povere risale a circa 2 anni fa. In più oggi abbiamo tutti i dipendenti precari dell’Ente comunale senza stipendio da 6 mesi e il loro posto di lavoro è a rischio. Con questa mozione sostanzialmente chiediamo al Sindaco e alla sua Giunta di tenere in considerazione le fasce più deboli, di non dimenticare quanti vivono in condizioni di povertà anche nella nostra comunità. Chiediamo un segnale di attenzione attraverso il sostegno a questa iniziativa di legge popolare con l’istituzione di un apposito ufficio e chiediamo che il sindaco e la Giunta nonché il Presidente del Consiglio rinuncino al proprio stipendio come segnale di solidarietà nei confronti di tanti dipendenti che da 6 mesi sono senza stipendio. Del resto il diritto al salario di quei lavoratori non può valere meno del diritto all’indennità degli amministratori che in teoria dovrebbero provvedere al funzionamento dell’Ente e almeno al pagamento degli stipendi dei dipendenti. Siamo fiduciosi che la mozione sarà approvata all’unanimità dall’Intero consiglio che rappresenta tutta la comunità i suoi bisogni e istanze”.

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