Sono 860 i migranti arrivati a Palermo con una nave militare tedesca, che li ha soccorsi in alto mare. Sono partiti dalle coste libiche. Ad accoglierli, la task force organizzata dalla prefettura. Metà di loro saranno trasferiti in giornata con dei pullman in centri d'accoglienza in Umbria, Emilia Romagna e Abruzzo. Il resto sarà a carico della Caritas di Palermo, che ha predisposto la struttura di San Carlo nel centro storico e i centri a Giacalone e Ciminna. Solo una piccola parte sarà trasferita a Monreale, nella struttura della Caritas. Fra i migranti, in maggioranza uomini di origine siriana, sudanese ed eritrea, ci sono anche un centinaio di minori. Quelli non accompagnati saranno presi in carico dal comune di Palermo. "A Palermo – dice don Sergio Mattaliano, direttore della Caritas di Palermo – manca una struttura ponte capace di accogliere grossi numeri. Siamo in emergenza soprattutto in vista del numero di persone pronte a partire dalla Libia. Sarà un'estate di fuoco. Noi mettiamo in campo i volontari e non ci tiriamo indietro". Dopo aver distribuito cibo, vestiti e scarpe, inizieranno le procedure di identificazione delle forze dell'ordine, solo dopo saranno trasferiti nei centri d'accoglienza. Come sempre una parte di loro abbandonerà subito la città, per raggiungere Roma e Milano e i parenti altrove. Molti di loro chiedono infatti dove comprare un biglietto del treno. AGGIORNAMENTO ORE 23.00 Come è già successo, i pochi migranti trasferiti nella struttura della Caritas monrealese, non hanno aspettato molto prima di allontanarsi dalla città alla volta di Palermo e da li cercare di raggiungere altre città italiane o estere. Dei gruppetti non molto numerosi, sono stati visti camminare in direzione del capoluogo, lungo la circonvallazione scortati dai carabinieri.