Il Questore di Palermo, ha emesso due provvedimenti, relativi a due locali ricettivi al pubblico dove, di recente, si sono verificati episodi criminosi. Le misure, che hanno comportato la revoca e la sospensione delle licenze di pubblica sicurezza, sono state notificate da personale della squadra amministrativa della Divisione della Polizia Amministrativa e Sociale. Il primo provvedimento, che ha portato alla revoca della licenza, è stato notificato ai gestori della nota e frequentata discoteca “Goa”, dove la notte di San Valentino è avvenuto l’omicidio del giovane Aldo Naro.
Il Questore è arrivato alla determinazione di revocare la licenza, in quanto, a seguito dei fatti, sarebbero emersi a carico del titolare e dei gestori del “Goa” rilevanti responsabilità in ordine alla gestione del servizio di sicurezza del locale. Si sarebbe riscontrato, infatti, che i gestori, in quella come in altre occasioni, avrebbero incaricato, quale responsabile della sicurezza, una persona non in possesso dei requisiti soggettivi per l’iscrizione all’albo prefettizio dei buttafuori, il quale, a sua volta si sarebbe avvalso, oltre che di personale regolarmente iscritto all’albo e dipendente di un’agenzia autorizzata, anche di giovani, privi di qualsivoglia autorizzazione, del quartiere Zen, nel cui territorio è ubicata la discoteca. Si sarebbe, anche, accertato che i giovani dello Zen, reclutati per quella sera dal “responsabile”, sarebbero riconducibili ad una famiglia mafiosa. Il buttafuori abusivo, nei confronti del quale pende l’accusa del grave delitto, è inoltre, un minorenne, che anche in considerazione della sua età non avrebbe potuto essere, per tale ulteriore motivo, impiegato nelle attività. Ai gestori sono stati addebitati, peraltro, anche altre tipologie di abusi nella conduzione dell’attività, quali ad esempio il mancato rispetto dell’orario di chiusura della discoteca, il ritardato invio al Prefetto della comunicazione preventiva relativa all’impiego degli addetti alla sicurezza ed il numero inadeguato di questi ultimi, impiegati per quella serata (la festa di San Valentino concomitante con il carnevale) in cui era prevedibile un considerevole afflusso di giovani.
Da quanto emerge dalle indagini, sembrerebbe che i gestori della discoteca, avrebbero non poche responsabilità in relazione alle gravi carenze nell’ambito della sicurezza del locale: questi ultimi, infatti, come detto, si sarebbero avvalsi di personale, non solo non autorizzato, ma che comunque non sarebbe stato impiegabile per la mancanza di requisiti (quali ad esempio la mancanza della maggiore età o il contesto socio familiare di appartenenza). L’altro locale, oggetto di provvedimento del Questore di Palermo, è una discoteca, del centro storico, alle spalle della cattedrale. Qui si è ritenuto opportuno adottare un decreto di sospensione, della licenza, per i fatti avvenuti la scorsa settimana, quando un residente dello stabile, che condivide con il locale l’ingresso e l’atrio, ha avuto un diverbio con personale dello staff ed è stato aggredito, riportando lesioni. Analoghi episodi si erano verificati in passato, vedendo coinvolti i residenti dello stabile, il titolare ed i suoi collaboratori. I condomini dell’immobile avrebbero lamentato abusi nella conduzione dell’attività quali, ad esempio, la protrazione dell’orario di apertura dell’esercizio pubblico e la musica a volume sostenuto. Negli ultimi giorni, il personale della Squadra Amministrativa della Divisione della Polizia Amministrativa e Sociale, ha effettuato un controllo al locale, rilevando numerose irregolarità quali ad esempio l’uscita di sicurezza bloccata ed assicurata, in violazione alle prescrizioni contenute in licenza (che impongono il mantenimento dll’uscita apribile dall’interno a semplice spinta). Per tale inadempienza il titolare è stato segnalato alla competente autorità giudiziaria.
I fatti registrati dai poliziotti, hanno comportato una esposizione a rischi per l’incolumità degli avventori frequentatori del locale, non solo perché in situazione di pericolo gli stessi non avrebbero avuto la possibilità di fruire di una idonea via di fuga, ma anche perché gli avventori avrebbero potuto, loro malgrado, rimanere coinvolti in episodi di violenza simili a quelli che si sono verificati nell’atrio che lo stabile condivide con il locale. Il Questore, ha pertanto, ritenuto opportuno sanzionare le inottemperanze rilevate anche con la sospensione, per la durata di 20 giorni, della licenza per tenere trattenimenti danzanti e della licenza comunale per la somministrazione di alimenti e bevande, inibendo così l’attività. “Rimane alta l’attenzione da parte della polizia di Stato – spiegano dalla questura – al fine di contrastare ogni forma di illegalità ed abusivismo, in un settore in cui l’offerta al pubblico deve essere coniugata da necessari requisiti di sicurezza”.