Prendete uno dei Mercati storici più famosi al mondo, con i banchi di frutta e verdura tra i palazzi nobiliari che raccontano un passato di splendore, la suggestione di uno tra i più belli e vivaci centri storici, una comunità coesa e multietnica che ogni giorno intreccia relazioni e si supporta. Aggiungete a tutto questo la magia e l’incanto degli spettacoli d’arte di strada e otterrete il “Ballarò Buskers Festival“. Il festival internazionale delle arti di strada della città di Palermo che quest’anno giunge alla sua sesta edizione e torna per strada e tra la gente senza limitazioni – dopo due anni di pandemia – con più artisti internazionali, più piazze coinvolte e più voglia di stare insieme.
Un evento attesissimo che in questa edizione si allarga e si estende in numeri, più di trenta gli spettacoli per più di cinquanta artisti da tutto il mondo. Da venerdì 14 a domenica 16 ottobre il quartiere Albergheria si trasformerà in un palcoscenico circense, con postazioni dislocate in punti strategici di nove piazze dove si alterneranno spettacoli di circo contemporaneo, teatro, musica, acrobatica, funambolica, equilibrismo, clownerie e laboratori per bambini. Gli artisti che approderanno al Festival arrivano da varie città italiane come Catania e Torino, e diversi anche dal resto del mondo, ci sono artisti cileni, spagnoli, francesi e marocchini. Un melting pot che rispecchia la natura multiculturale dell’Albergheria, non a caso nella grafica di questa edizione – a cura di Manuele Di Pisa – c’è la parola Ballarò scritta in caratteri ebraici, arabi e tamil.
In quei giorni Ballarò avrà gli occhi puntati addosso, un’occasione per la comunità di riprendere le piazze e le strade per trasformarle in punti di aggregazione e sottrarle allo spaccio e alla malavita che hanno portato il quartiere alla ribalta della cronaca sempre più spesso. Le piazze che ospiteranno gli spettacoli quest’anno sono: piazza Casa Professa e l’atrio della scuola Regina Margherita (Ex Nuccio), piazza Mediterraneo, piazza Santa Chiara, piazza Brunaccini, piazza San Nicolò, piazzetta Sette Fate, al Capannone piccolo e piazzetta Naso. Ognuno di questi spazi racconta un percorso nato in seno all’assemblea di quartiere Sos Ballarò, una riqualifica, una rigenerazione, una riappropriazione da parte del quartiere per strapparla allo spaccio o all’incuria, al degrado, alla sporcizia. Un percorso faticoso, necessario, che impegna attivisti e volontari tutto l’anno e che culmina con i giorni di festa del Festival, un grande momento collettivo di forte levatura artistica di riconoscimento e di grande coesione con e per la comunità.
“Irrobustire un legame tra comunità e territorio nel confronto con artisti nazionali e internazionali – dice Marco Sorrentino, presidente dell’associazione Ballarò Buskers – è questa l’ambizione di questo Festival, alimentare l’identità di una comunità attraverso la valorizzazione del patrimonio storico-artistico materiale e immateriale e favorire lo sviluppo innovativo nei settori tradizionali e creativi facendo leva sulla contaminazione che può essere innescata da manifestazioni culturali di rilievo. Quest’anno il Ballarò Buskers Festival torna nelle piazze a riempire di gente il quartiere, toccheremo nuovi angoli dell’Albergheria per un lungo weekend palermitano all’insegna dell’arte di strada”.
Il festival partirà ufficialmente venerdì 14 ottobre con il consueto brindisi di inizio alle 18,30 a piazza Mediterraneo, partiranno i primi spettacoli e la banda di strada dei Sambazita girerà per il quartiere, l’ultimo spettacolo del venerdì è previsto per le 22. Ci saranno, dislocati in varie aree del quartiere, degli Info Point per dare informazioni e programmi degli spettacoli che si susseguiranno a tutti gli avventori interessati, si potranno anche trovare le Mappe di Comunità realizzate da Terradamare in collaborazione con l’associazione Per Esempio durante il progetto Casa a Ballarò. Durante il weekend la cooperativa turistica Terradamare aprirà le porte della Torre di San Nicolò e Palazzo Conte Federico. Il sabato sarà la giornata clou del festival, si partirà alle 15 con i laboratori per bambini Giardino Al Fresco e alle 15.30 altri laboratori per bambini a cura de Le Giuggiole partiranno a piazza Casa Professa. Alle 17 partiranno gli spettacoli in tutte le piazze, a piazza Mediterraneo andrà in scena lo spettacolo di Salvino Calatabiano realizzato durante un laboratorio con i ragazzi dello Zen dal titolo: “Palermo, una storia per bambini e burattini” e fino alla sera tantissimi spettacoli ovunque. La domenica mattina a piazza Casa Professa ci saranno i laboratori per bambini a cura di Palma Nana, mentre gli spettacoli riprenderanno alle 16 e continueranno fino alla sera, ultimo spettacolo previsto per le 20,30.
“Il Ballarò Buskers grazie al riconoscimento del Ministero della Cultura è ormai diventato uno dei più grandi festival di teatro di strada italiani, – dice il direttore artistico Riccardo Strano – con oltre 50 artisti di livello internazionale che provengono da tutto il mondo ma anche dal territorio a noi più vicino che porteranno in scena spettacoli dal linguaggio multietnico per poter raggiungere tutto il grande pubblico che anima il mercato di Ballarò e l’intero quartiere. Tutto questo non sarebbe possibile senza la grande comunità che lavora instancabilmente tutto l’anno per rendere il festival un momento che trasforma l’intero quartiere e che piano piano ogni anno lascia un segno”.
“Uno degli obiettivi per i quali da sempre mi adopero, tramite la Fondazione che mi onoro di presiedere, è quello di disseminare arte e cultura nei quartieri meno fortunati della città, portando il “bello” fuori dalle mura dei luoghi ad esso deputati (musei, gallerie e teatri) per regalarlo alla popolazione, come germoglio di speranza e simbolo di integrazione e rinascita. – afferma Emmanuele F. M. Emanuele, Presidente della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale – Fra i progetti realizzati a Palermo che incarnano questa filosofia, vale la pena ricordare, ad esempio, il progetto “Fondazione Cultura e Arte per Ballarò” (2019), che ha visto coinvolte la Biblioteca Comunale di Casa Professa e Piazza Bellini, con opere in situ tra cui una che è stata donata permanentemente alla città. Sono pertanto davvero lieto di continuare a sostenere la realizzazione di questo festival di arte di strada, che si svolge in uno dei quartieri più antichi e caratteristici di Palermo: una rassegna che promuove l’aggregazione sociale, l’incontro e la contaminazione tra artisti di etnie diverse e – non ultimo – il connubio tra le differenti forme di cultura immateriale ed il patrimonio monumentale e architettonico di Palermo, entrando per tre giorni a far parte della quotidianità di tutti i cittadini, senza esclusione alcuna”. In questo link il programma dettagliato.