“Un elicottero giallo con un lungo cavo con attaccata un antenna”, questa la schietta descrizione di centinaia di testimoni che hanno visto sorvolare il nostro territorio, durante gli ultimi giorni, da questo insolito velivolo. E tanta la curiosità e i dubbi: cosa trasporta? A cosa serve quell’apparecchiatura? L’attività dell'elicottero rientra nel progetto di rilevamento di alcune provincie della Campania, Sicilia, Calabria e Puglia con l’obiettivo di rilevare determinati parametri fisici e geochimici del suolo e misurare eventuali emissioni radioattive naturali o artificiali come depositi illegali di rifiuti e per determinare se le aree di discarica sono state riempite illecitamente o se all’interno delle stesse vengono smaltiti rifiuti e sostanze tossiche. L'elicottero, dotato di un sistema laserscan (LiDAR), appartiene alla flotta dell'azienda «Helica» di Udine, che si è aggiudicata una commessa del Comando Generale dei Carabinieri, e sta operando da diversi mesi in attività di telerilevamento aereo in alcune zone del Sud Italia scandagliando oltre 4000 chilometri quadrati. Il dispositivo trasportato viene chiamato gradiometro tre-direzionale, è dotato di sensori magnetici ai vapori di potassio a pompaggio ottico. Le elevate prestazioni e la particolare configurazione dei tre sensori permettono di ottimizzare l‘identificazione delle masse metalliche sepolte con altissima precisione, identificando piccole variazioni laterali e verticali nel campo magnetico, definendo con precisione i bordi o i contatti tra i corpi che generano l‘anomalia. La presenza dei tre sensori, nota la loro posizione spaziale, permette di calcolare i tre gradienti in X, in Y ed in Z per ogni istante di campionamento. Lo strumento è dotato di un‘antenna GPS e di un radar altimetro posizionati sulla punta, così da poter registrare la posizione spaziale esatta di ogni campione. I dati, dopo essere stati elaborati, saranno poi trasmessi alle strutture Arpa delle regioni competenti al fine di mappare il territorio così come richiesto dal Ministero dell'Ambiente. Di fatto anche buona parte del territorio monrealese è stato oggetto di ricerca rientrando nei 4000 chilometri quadrati da analizzare. “Con l’attività di rilevamento effettuata nel palermitano – comunica l’azienda di Udine – abbiamo terminato il nostro servizio in Sicilia, di conseguenza il nostro velivolo ha già lasciato l’isola”. (FOTO MEDIA HELICA SRL)