Un 18enne palermitano, è indagato in stato di libertà dalla polizia, perchè ritenuto responsabile del reato di uccellagione, detenzione di fauna selvatica e possesso ingiustificato di arma da punta e da taglio. Un 40enne invece, per il reato di possesso ingiustificato di arma da taglio e da punta. Ieri, poliziotti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, durante un normale servizio di controllo del territorio, si sono recati in via Castelforte, dove era stata segnalata la presenza di due individui che si aggiravano con fare furtivo in un’area verde. Individuato i due soggetti all’interno di una vasta zona e chiesto spiegazioni, gli agenti hanno appreso dagli stessi, che erano entrati abusivamente all’interno dell’area per raccogliere piante selvatiche per fini culinari. L’attenzione dei poliziotti però, è stata attirata dagli strani rumori provenienti dall’interno dello zaino di uno dei due uomini. All’interno è stata rinvenuta una piccola gabbia contenente 4 uccellini, mentre nelle tasche dei pantaloni dei due giovani sono stati trovati due coltelli. I poliziotti hanno  perlustrato la zona, rinvenendo dapprima due cardellini legati tramite un filo di cotone ad un ramo e a poca distanza una gabbietta con dentro un altro cardellino. È apparso subito chiaro come i tre uccellini trovati,  nel frattempo liberati, servissero come ‘richiamo’ per altri volatili. Uno dei giovani, il 18enne, di fronte all’evidenza, ha ammesso di essere il proprietario e unico responsabile del posizionamento delle trappole; inoltre presso l’abitazione di del giovane, i poliziotti hanno trovato altri 18 volatili. Dopo averli trasferiti presso gli uffici del Corpo Forestale Regionale e dopo i controlli di rito per accertarne la specie e le condizioni generali ,  si è scoperto come  gli uccellini appartenessero alla tipologia di fauna protetta. I volatili sequestrati, circa 25, sono stati rimessi in libertà.