Anniversario della "Battaglia delle Egadi", due giorni di manifestazioni per ricordare l'evento

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Anniversario della "Battaglia delle Egadi", due giorni di manifestazioni per ricordare l'evento
Organizzati dalla Soprintendenza del Mare

18 Gennaio 2016 - 00:00

Si chiama “Diecimarzoduemilaquindici, Percorsi mediterranei: Pace, Ambiente, Archeologia e Buone pratiche (Hiera oggi e domani)”, l’evento organizzato in occasione dell’anniversario della “Battaglia delle Egadi” (10 Marzo 241 a. C.), che ha rappresentato uno dei più grandi episodi nella storia delle civiltà del Mediterraneo. La grande battaglia, che vide contrapporsi la flotta cartaginese e quella romana nelle acque antistanti le Isole Egadi, pose fine alla Prima guerra punica e segnò l’ascesa di Roma come dominatrice dei mari spianandole la strada verso l’Impero. La manifestazione è promossa dalla Soprintendenza del Mare e dall’Associazione CSRT “Marettimo” con il patrocinio del Comune di Favignana-Isole Egadi e la collaborazione del Comune di Erice, della Soprintendenza BBCCAA di Trapani, dell’Istituto Comprensivo “A.Rallo” delle Egadi, dell’Area Marina Protetta Isole Egadi e di diverse associazioni: Legambiente Egadi, la sezione di Trapani della FIAB, la fondazione EriceArte, la coop Colorè  e Radio FML. Prendendo spunto dalla suggestione di quell’anniversario, la giornata percorre un ideale itinerario tra i temi più attuali e urgenti che la dimensione mediterranea, per tanti versi “privilegiata”, del territorio, impone. Un momento di riflessione sull’archeologia tra aggiornamenti scientifici, valorizzazione, progettualità e promozione di valori. La ricorrenza storica diviene occasione per una rinnovata coscienza dei luoghi, della ricchezza storico-archeologica, naturalistica, delle culture e tradizioni dell’arcipelago eguseo, ma è soprattutto una occasione per avviare azioni concrete e condivise che vedano la comunità protagonista di  un percorso di consapevolezze e buone pratiche. La manifestazione è iniziata ieri 9 marzo, alle ore 16.00, a Palazzo Florio a Favignana con i saluti introduttivi di Giuseppe Pagato, Sindaco di Favignana, Giacomo Tranchida, Sindaco di Erice e Paola Misuraca, Soprintendenze BBCCAA Trapani. A seguire affronteranno il tema della pace Aurelio Angelici dell’Università di Palermo e direttore della Fondazione Unesco Sicilia, Tullio Vassallo Paleologo, dell’Università di Palermo, Giorgio Scichilone dell’Università di Palermo, Mediterranean Society Sights, e Salvatore Denaro che presenterà un video di Mauro Pace, il tema dell’ambiente verrà invece affrontato da Stefano Donati, direttore dell’Area Marina Protetta Isole Egadi, mentre di Archeologia ne parlerà Sebastiano Tusa, Soprintendente del mare. A seguire interventi musicali  a cura del maestro Enzo Toscano al violoncello e Simona Guaiana voce/soprano. Letture di brani a cura di Piervittorio  Demitry. Nella seconda parte dal titolo “Hiera oggi e domani” Vito Vaccaio e Sandro Nocera presenteranno ulteriori brevi  testimonianze e suggestioni. Modera Michele Ponzio. Oggi, martedì 10 marzo a Favignana alle ore 10.30 presso l’Istituto Comprensivo “A. Rallo” incontro con la Soprintendenza del Mare e proiezione del video “La Battaglia delle Egadi”, mentre da “Illustramene 2014” dedicato a “Il Mediterraneo un Mare di Favole” la lettura di un racconto in siciliano e in italiano. A seguire un laboratorio creativo a cura della cooperativa sociale Colorè. “Il 10 marzo del 241 a.C. il mare delle Egadi si colorò di rosso per i caduti della decisiva battaglia tra Romani e Cartaginesi. – spiega Sebastiano Tusa, Soprintendente del Mare – molti, dopo quel fatidico giorno, si auspicarono che la pace avesse albergato per secoli in quei mari, ma purtroppo non fu così. Molti furono i caduti che quel mare accolse in seguito. Ricordiamo quella battaglia – continua Tusa – fieri di averne ricostruite le dinamiche grazie alle nostre ricerche che hanno portato alla scoperta dei rostri, degli elmi e di altri indizi inequivocabili". "Lo facciamo – conclude il Soprintendente – non soltanto per rievocare una grande scoperta archeologica, ma per riaccendere in noi e in chi ci ascolta la speranza che alla fine di una guerra segua una pace perenne di cui il Mediterraneo ha oggi ancor di più bisogno".

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