“Per questo l’Amministrazione comunale, unitamente agli Enti gestori, vi affidano i siti che le vostre scuole hanno scelto affinché possiate restituirli alla comunità cittadina, con la consapevolezza di una riscoperta cittadinanza e, simbolicamente, vi consegnano le chiavi della città”. Con queste parole del sindaco, Leoluca Orlando, che ha consegnato simbolicamente le chiavi della città di Palermo agli alunni delle scuole che l’hanno ‘adottata’, si è aperta questa mattina, in piazza Verdi, a Palermo, la XXI edizione di "Panormus, la scuola adotta la città". Quest'anno la manifestazione ha proposto percorsi diversificati di partecipazione: la scuola adotta il quartiere, per valorizzare il bene comune; la scuola adotta l'arte, per emozionare; la scuola adotta la città accogliente, per promuovere lo sviluppo, la scuola adotta la città nascosta, per non dimenticare, e la scuola adotta il Palazzo di Città in modo permanente, per valorizzare il senso d’appartenenza. “Questa bellissima iniziativa, arrivata alla ventunesima edizione, che ha visto la partecipazione di tantissimi bambini e dei loro genitori, ci fa comprendere, ancora una volta, che Palermo esiste, ma che bisogna costruire la comunità palermitana – ha spiegato il primo cittadino – sono i bambini che devono darci una mano ad educare gli adulti. La città diventa educativa quando sono i giovani che educano i meno giovani”. “La nostra città è una città accogliente e vuole adottare anche i turisti perché è un’importante occasione di scambio. Palermo ha deciso di proiettarsi anche all’esterno. Dobbiamo ripartire da qui e riappropriarci della memoria e delle radici della nostra città, per avere un futuro migliore – ha spiegato l’assessore alla Scuola Barbara Evola – oggi abbiamo ringraziato Alessandra Siragusa, che ha portato a Palermo questo straordinario progetto, che è stato lanciato a Napoli due anni prima e, cioè, 23 anni fa. Lo sviluppo naturale di questo progetto è quello di trasformare questa iniziativa in un’occasione di proiezione all’esterno della città, in modo che possa essere inserita nei circuiti del turismo scolastico”. “Le novità di questa edizione – ha concluso Evola – sono l’adozione, in maniera permanente, del Palazzo di città, che rimarrà sempre aperto, sotto la vigile guida dei bambini e la partecipazione dei bambini della scuola dell’infanzia, che hanno fatto un percorso sulle emozioni attraverso l’arte”. La cerimonia è iniziata con il raduno di studenti e professori a piazza Villena, dove il corteo snoderà lungo piazza Ruggero Settimo fino in piazza Verdi accolto dalle percussioni degli “Atropidi Sgattaiolati” della scuola “Filippo Raciti”. A seguire, sulla scalinata del Teatro Massimo, una rappresentanza di studenti di ogni percorso di adozione ha letto la formula di rito che ha preceduto la consegna simbolica della chiave della città da parte del sindaco. Sempre sulla scalinata del Teatro Massimo si è svolto un flash mob degli studenti del Liceo Galileo Galilei e un’esibizione dei ragazzi delle scuole Filippo Raciti, Alessandra Siragusa, Cruillas e Maredolce. Per l'occasione, via Maqueda è rimasta chiusa al traffico ed è stata allestita l’area animazione a cura della FIGeSt con giochi di strada per le alunne e gli alunni.