Lo ha annunciato lo scorso sabato durante la “ospitata” a “Che Tempo che fa” di Fabio Fazio e per lui è scattato uno scrosciante applauso. Ci riferiamo al poliedrico conduttore televisivo – autore di testi per famose canzoni – scrittore, Maurizio Costanzo, il quale ha scelto la citata trasmissione di Rai3 per presentare il suo ultimo libro “Sipario” e per far sapere al suo vasto pubblico di estimatori che dal prossimo aprile, ripartirà, da Rete4 Mediaset, la trasmissione “Maurizio Costanzo Show”.

Sembra che la location scelta per mandare in onda il famoso “Show”, non sarà più lo storico “Teatro Parioli”, ma bensì un comune studio televisivo. Interverranno ospiti provenienti dai più disparati ambienti televisivi, dalla politica alla musica, dallo sport all’attualità”. Questi si sottoporranno alle domande dell’ormai 83enne presentatore che ha dichiarato nel corso della trasmissione condotta da Fazio “resto convinto che questa formula non la stia comunque usando nessuno. A suo modo, per la Tv di oggi, sarà quasi un inedito. Smisi anni fa di fare questo lavoro a causa delle curiosità che ci spinge a fare questo mestiere ed allora, il mio “show”, era diventato una routine”.

Ricordiamo che il “Maurizio Costanzo Show”, trasmesso ininterrottamente dal 1982 al 2009, è il talk show più longevo della storia della Tv italiana, nelle 4391 puntate andate in onda, abbiamo avuto modo di conoscere personaggi allora sconosciuti come Vittorio Sgarbi e lo stesso Enzo Iacchetti, Alessandro Bergonzoni, Claudio Bisio, David Riondino, Dario Vergassola, Willy Pasini, Nino Marazzita, Eva Robins, solo per citarne alcuni. Memorabile è rimasta la puntata del 26 settembre 1991, nel corso della quale Costanzo, alla presenza del compianto Giudice Giovanni Falcone, si alternò con “Samarcanda”, allora condotta da Michele Santoro: la trasmissione era dedicata al barbaro omicidio di Libero Grassi.

Per il suo impegno Antimafia, lo ricordiamo, Maurizio Costanzo, quel giorno in auto con la moglie Maria De Filippi, fu oggetto di un attentato. L’autobomba esplose nella romana Via Ruggero Fauro, il 14 maggio 1983 ad opera della mafia che armò la mano di certo Salvatore Benigno, il quale, informato che Costanzo e la De Filippi sarebbero transitati a bordo di una Alfa Romeo 164, schiacciò in ritardo il bottone del telecomando, dopo aver realizzato che la coppia era invece su una Mercedes. Sul posto, oltre al citato Benigno, erano presenti, come appurarono poi le indagini, anche i mafiosi affiliati alla famiglia di Corso dei Mille, Cristoforo Cannella, Cosimo Lo Nigro, Giuseppe Barranca e Francesco Giuliano. L’attentato provocò il ferimento di due guardie del corpo dello stesso Costanzo, le quali seguivano su una Lancia Thema, il presentatore e la moglie. Circa sessanta auto rimasero danneggiate e molte addirittura distrutte e si registrò  persino il crollo del muro di una scuola.