Nel segno della ripartenza, ma soprattutto nel segno della speranza e della pace. È l’edizione numero 37 di Vivicittà, in programma domenica 3 aprile a Palermo, che torna dopo due anni di stop a causa dell’emergenza sanitaria. Purtroppo la gioia della ripartenza e la voglia di mettersi alle spalle la pandemia, è smorzata dal conflitto bellico tra Russia e Ucraina. Ecco perché Vivicittà ha rispolverato lo slogan “la corsa per la pace“, abbracciando la bandiera arcobaleno e i simboli della fratellanza, lanciando un messaggio di solidarietà, come è nel dna delle manifestazioni a marchio Uisp.
Nel capoluogo siciliano, la “corsa per tutti” cambia la location, che ha contraddistinto la manifestazione negli ultimi anni. Partenza e arrivo, infatti, saranno all’interno dello Stadio delle Palme-Vito Schifani. “Si riparte dopo due anni di stop causati dalla pandemia con un’edizione che porta con sé la speranza di lasciarsi alle spalle al più presto questo triste periodo di pandemia e guerra”, queste le parole del presidente dell’Uisp Palermo, Marialuisa De Simone. “La 37esima edizione di Vivicittà vuole rappresentare appunto “la corsa per la pace”. Quest’anno – conclude la De Simone – non sarà ancora possibile correre la passeggiata ludico motoria, ma proveremo a fare una bella competizione agonistica che permetterà ai tanti amatori di potere divertirsi. dopo tanti mesi difficili”.
Oltre 450 gli atleti iscritti, il meno giovane in gara è Giuseppe Camillo Cucina 82 anni a maggio, la società più numerosa è il GS Amatori Palermo con 42 atleti al via. Favoriti d’obbligo per la vittoria finale Mohamed Idrissi e Annalisa Di Carlo, entrambi tesserati per la Mega Hobby Sport di Caltanissetta. Idrissi, che il Vivicittà Palermo l’ha vinto nel 2018, è reduce dalla vittoria di Agrigento alla mezza maratona della Concordia ed è campione italiano di maratona nella categoria (SM35); la Di Carlo, ha ottenuto un lusinghiero 17esimo posto assoluto alla Roma Ostia dello scorso 6 marzo e vanta un personale “sub 3h” nella maratona. In gara anche la palermitana Barbara Bennici trionfatrice nel Vivicittà Palermo del 2015.
Il percorso si sviluppa all’interno del Real parco della Favorita: un unico giro da dieci chilometri con gli atleti che dopo aver lasciato lo stadio delle Palme, percorreranno Case Rocca, via Ercole, faranno inversione al così detto cancello Leoni, poi viale Diana, transiteranno dal semaforo di Pallavicino, Palazzina Cinese, cancello Pitrè (lì è previsto il giro di boa), ancora viale Ercole, Case Rocca e arrivo all’interno dello stadio di atletica. La manifestazione si svolge nella stessa giornata in circa 30 città italiane, sette estere, con partenza unica in contemporanea data attraverso i microfoni radio di Rai Gr1. Diciassette gli istituti di pena e minorili coinvolti.
Quest’anno, a causa dell’emergenza sanitaria che impone ancora attenzione e cautela, Palermo non ospiterà la ludico motoria cuore pulsante di Vivicittà; bisognerà “accontentarsi” della competitiva, per gli organizzatori comunque un’iniezione di fiducia, un segnale forte di ripartenza dopo l’oblio del 2020 e del 2021. Tanta storia nel Vivicittà di Palermo. Nell’albo d’oro spiccano le sei vittorie di Yuri Floriani, cinque quelle ottenute da Totò Antibo (due sulla distanza della mezza maratona), tre quelle di Vincenzo Massimo Modica. Tra le donne ben sei i successi di Silvia La Barbera (l’ultimo nel 2019). L’edizione del trentennale a Palermo si disputò nella distanza della mezza maratona con le vittorie di Vito Massimo Catania e Tatiana Betta.
Dal punto di vista tecnico, si conferma quella che, nel 2019, fu una novità, vale a dire i percorsi di 10 chilometri e l’aggiornamento dei coefficienti di compensazione altimetrici , a cura dell’Istituto di Scienza dello Sport del Coni, obiettivo dare vita ad una classifica unica internazionale per le città che correranno domenica 3 aprile.