Solo il 32,8 per cento degli elettori di San Cipirello, il piccolo comune sciolto per mafia, è andato tra ieri e oggi alle urne per le amministrative. Il Comune alle porte di Palermo che conta circa 5 mila abitanti, non avrà un nuovo sindaco e, questo comporterà l’arrivo ancora una volta di un commissario straordinario. Ricordiamo infatti che il Comune fu sciolto per mafia nel 2019 dal Consiglio dei Ministri, su proposta dell’allora ministro dell’interno Matteo Salvini. Dopo vari approfondimenti, emersero forme di ingerenza da parte della criminalità organizzata che compromettevano il buon andamento dell’azione amministrativa.
Nel piccolo comune del palermitano era rimasto in lizza soltanto un candidato sindaco: Romina Lupo che si è presentata con la lista “Obiettivo Bene Comune per San Cipirello”. La Lupo era rimasta in corsa da sola dopo l’esclusione della lista collegata al candidato sindaco Claudio Russo, alcuni dei consiglieri in lista non avrebbero fatto in tempo ad autenticare le firme al Comune per confermare la loro candidatura. Per l’elezione diretta del primo cittadino dovevano recarsi alle urne il 50 per cento più uno degli aventi diritto iscritti nelle liste elettorali. Questo non è avvenuto.