Nel corso dei controlli del territorio disposti dal Comando Provinciale Carabinieri di Palermo, la pattuglia delle “gazzelle” del Nucleo Operativo e Radiomobile di della Compagnia di Misilmeri, hanno denunciato in stato di libertà tre persone identificate in: F.B. classe’59 nato a Misilmeri e ivi residente, G.C.classe 68 nato a Palermo e residente a Villabate ed F.G., classe 69 nato a Palermo e residente a Misilmeri, ritenuti responsabili del reato di “concorso nel reato di ricettazione”. Quello dei furti di autovetture è un fenomeno molto diffuso che è certamente accentuato dalla recente crisi, che sta colpendo l’intera comunità. È così che i Carabinieri della Compagnia di Misilmeri senza indugio, stanno monitorando con maggiore attenzione tutte le officine meccaniche e le auto-carrozzerie insistenti sul comprensorio di Misilmeri, al fine di prevenire e reprimere reati, che colpiscono prevalentemente i proprietari di utilitarie commerciali e di facile reperibilità. Nel corso di un’ispezione, eseguita presso un capannone industriale ubicato in contrada Rigano agro del Comune di Misilmeri, i militari dell’Arma, rinvenivano occultate diverse autovetture, alcune delle quali risultate rubate, nonché numerosi pezzi di ricambi di dubbia provenienza. L’operazione di setaccio e verifica della provenienza dei materiali si è protratta per diverse ore, ed ha permesso di individuare due autovetture risultate oggetto di furti perpetrati a Palermo e Villabate, e procedere alla restituzione ai legittimi proprietari. Il sito in questione, lontano dal centro abitato e da occhi indiscreti, era stato scelto appositamente per eludere i controlli da parte dei Carabinieri che, tuttavia, con non poche difficoltà, sono riusciti ad individuarlo ed ad effettuare i dovuti accertamenti. Le due auto in questione sono state rinvenute, prive di targhe, e si è potuto risalire ai proprietari solo grazie all’intervento di personale specializzato della Sezione Investigazioni Scientifiche del Comando Provinciale Carabinieri di Palermo, attraverso l’identificazione matricolare del telaio e di parti meccaniche. All’interno del capannone costituito da un unico grande ambiente, sono stati inoltre rinvenuti attrezzi per la riparazione mezzi, un forno per la riverniciatura di autovetture, nel vano motore di una Fiat Panda rubata – una centralina marca “Magneti Marelli” verosimilmente utilizzata dai ladri per perpetrarne il furto. Ulteriori indagini sono in corso da parte de Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Misilmeri, al fine di stabilire la provenienza di altro materiale rinvenuto nei locali.