Personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico interveniva a Brancaccio, in via Pecoraino, dove era stato segnalato un incendio all'interno di un magazzino abbandonato, ex falegnameria, utilizzato da barboni come dormitorio. Sul posto, i poliziotti, rinvenivano un cadavere all'interno del bagno di un locale, interessato dalle fiamme. Il cadavere era in posizione prona, con la testa all'interno di una tinozza colma d'acqua. Alcuni testimoni hanno riferito di una coppia di rumeni con un neonato in braccio che chiedevano aiuto, fuggiti prima dell'arrivo dei vigili del fuoco. Il cadavere veniva successivamente identificato Mircea Sandu, cittadino Moldavo, classe ‘68. L’incendio era probabilmente scaturito dal mal funzionamento di una stufetta elettrica. Il medico legale effettuava ispezione cadaverica, a seguito della quale, il Pm di turno disponeva la temporanea permanenza della salma presso l’Istituto di Anatomia Patologica del Policlinico.