I carabinieri della compagnia di Monreale hanno aperto le porte della loro caserma. Un gruppo di studenti della scuola Morvillo, accompagnati dalle loro insegnanti, ha avuto, così, la possibilità di carpire tutti i segreti dei militari monrealesi. Ciceroni d’eccezione, il capitano Paolo Del Giacomo ed il comandante di stazione Francesco Paolo Mineo. I ragazzi hanno iniziato il loro tour dal garage della stazione dei carabinieri, dove hanno potuto scoprire tutti i segreti di una pattuglia e ammirare le decine di auto-civetta. A spiegare come opera una vettura dell’Arma, il maresciallo Dario Lo Cascio, comandante del Nucleo Aliquota Radiomobile. Poi è stata la volta di Asli, uno splendido cane di attacco e difesa che, insieme al suo conduttore, il vice-brigadiere Rosario Schifano, ed al maresciallo del nucleo cinofilo Giuseppe Di Leonardo, ha dimostrato tutta sua bravura ed ubbidienza. “Un cane che viene utilizzato soprattutto allo stadio – spiega il maresciallo Di Giuseppe -. Vengono acquistati in Germania e poi studiano a Firenze per un periodo di 5 ed 8 mesi”. I cani che lavorano con i Carabinieri, sono di tre tipi: quelli come Asli, di attacco e difesa, quelli utilizzati per la ricerca di armi ed esplosivi, ed infine i cani utilizzati per la ricerca di sostanze stupefacenti. Dopo, la visita è proseguiti con le camere di sicurezza. E poi il passaggio presso la centrale operativa, dove il luogotenente Claudio Ghini ha mostrato come vengono smistate le chiamate al numero di emergenza ed il lavoro con le pattuglie disseminate sul territorio. Qui i ragazzi, hanno anche avuto la possibilità di vedere due delle armi principali in dotazione ai militari: la tonfa, il famoso manganello e l’m-12, il mitra. Alla fine, tutti sul piazzale per ammirare un volo radente di un elicottero. “La nostra scuola ha una lunghissima tradizione di incontri con i Carabinieri – dice Marcella Zummo, una delle maestre della scuola Morvillo -, ma questa è la prima volta che mettiamo piede all’interno del comando di Monreale. Un incontro molto importante per i bambini, che così cresceranno con molto più senso civico”. “Un incontro che si inserisce nel nostro progetto sulla legalità – dice il capitano Del Giacomo -. Serve ad avvicinare i bambini, non solo alle nostre strutture, ma per fargli comprendere che i carabinieri sono un punto di riferimento e non devono mai essere guardati con sospetto, ma con estrema fiducia.”. Poi tutti dentro a mangiare pasticcini e bere succo di frutta.