I Carabinieri di Villagrazia di Carini hanno tratto in arresto, con l’accusa di furto aggravato, due palermitani: Antonio Tomasino, classe 1978 e Leonardo Enea, classe 1990. I Carabinieri sono intervenuti presso un’argenteria sita a Villagrazia di Carini sulla SS 113, su segnalazione di alcune guardie particolari giurate in servizio notturno. I Carabinieri hanno arrestato due giovani perché sorpresi dalle guardie dell’istituto di vigilanza all’atto di trafugare dallo stabilimento (attualmente non in funzione) oggetti di varia natura: quadri, posacenere di porcellana, ed anche un prezioso lampadario in vetro di murano, letteralmente estirpato dal tirante metallico cui era assicurato al centro della sala vendite della ditta, ove si trovava esposto. Gran parte della refurtiva era già stata introdotta nel bagagliaio dell’auto che i ladri intendevano utilizzare per dileguarsi nella notte; il resto della refurtiva invece era stata riposta in alcuni sacchi di plastica, pronta per essere portata via. I Carabinieri sono riusciti a ricostruire anche il modus operandi dei due malviventi, che verosimilmente, dando prova di scaltrezza e di agilità fuori dal comune, sono penetrati all’interno dello stabilimento dopo essersi arrampicati sul muro esterno ed aver forzato due delle finestre. Di fronte all’evidenza dei fatti, ai Carabinieri non restava a quel punto che arrestare i giovani e condurli in caserma. Una volta espletate le formalità di rito, gli arrestati venivano quindi tradotti presso le rispettive abitazioni in regime di arresti domiciliari, in attesa di udienza di convalida e contestuale rito direttissimo presso il Tribunale di Palermo. Dopo la convalida degli arresti, per entrambi è stata disposta la misura cautelare dell’obbligo quotidiano di presentazione alla Polizia Giudiziaria.