L’attività repressiva dei Carabinieri di Monreale nell’ultima settimana ha portato all’arresto in flagranza di reato di cinque persone responsabili a vario titolo di reati contro la famiglia e contro il patrimonio. Nella giornata di mercoledì i carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Monreale hanno tratto in arresto un pensionato, N.C., classe ‘58 per aver tentato di estorcere al proprio legale un assegno di 2.500 euro. L’assegno, che doveva avere una funzione risarcitoria per danni subiti a seguito di una presunta colluttazione con personale dello studio legale, non è stato mai staccato e, dunque, il pensionato ha costretto il suo legale di fiducia a scrivere una autodichiarazione in cui attestava falsamente di assumersi la responsabilità dei danni che aveva patito. Tempestivo è stato l’intervento dei militari del N.O.R.M. che, nel prendere atto della situazione, dichiaravano in stato di arresto il pensionato che a seguito della successiva perquisizione personale veniva trovato anche in possesso di un coltello da cucina, impiegato per intimidire la vittima. L’indomani il pensionato si è visto convalidare l’arresto ed a seguito di citazione diretta a giudizio ed è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione in attesa delle successive fasi dibattimentali. Sempre di reati contro il patrimonio si sono macchiati F.G., classe ’89 e Claudio Greco pregiudicato classe ‘88. Ad operare questa volta è stata la Stazione di Monreale che ha tratto in arresto il primo, con l’ausilio di personale della “Acque potabili siciliane”, perché aveva realizzato una rete alternativa per alimentare l’impianto idrico della propria abitazione. Il secondo, invece, è stato tratto in arresto, con l’ausilio dei tecnici Enel, per furto di energia elettrica, perché aveva realizzato una rete elettrica ex novo bypassando la registrazione dei consumi sul contatore. Il vizio del Greco, tuttavia, era già noto ai Carabinieri di Monreale: nel giugno del 2010 fu condannato a otto mesi di reclusione e alla multa di 160 euro a seguito dell’arresto operato dai militari della locale Stazione sempre per la medesima fattispecie. Entrambi si sono visti convalidare l’arresto da parte dell’Autorità Giudiziaria che ha previsto, inoltre, per il recidivo Greco, l’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria quale misura cautelare personale in attesa del giudizio. Diverse, invece, sono state le circostanze che hanno portato all’arresto di R.D.G., pregiudicato monrealese classe ’84 e di D.P., classe ‘82. Nel primo caso ad operare sono stati ancora una volta i Carabinieri della Stazione di Monreale che, intervenuti per dirimere un’accesa lite in famiglia, constatavano che l’arrestato aveva violentemente picchiato la propria consorte. A richiedere l’intervento dei militari era stata proprio la donna che nell’immediatezza dei fatti aveva esporto querela orale, ma poi successivamente si è rifiutata di sottoscrivere quella scritta. Ciononostante i militari, alla luce anche della nuova normativa in materia, hanno proceduto all’arresto dell’uomo che, oltre a vederselo convalidato il giorno seguente, è stato anche sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari presso l’abitazione del fratello a Palermo. Sempre di maltrattamenti in famiglia e di lesioni personali si è trattato nel caso dell’arresto di D.P., classe ‘82. Questa volta sono stati i militari della Stazione di Pioppo, che intervenuti per ricomporre dei dissidi familiari tra madre e figlio, hanno sorpreso l’arrestato a malmenare la propria madre adottiva. L’aggressore è stato già più volte protagonista di analoghi episodi sempre prontamente segnalati all’Autorità Giudiziaria che, questa volta, ha disposto prima la traduzione in carcere in attesa della citazione diretta a giudizio e poi, nelle more della seconda udienza dibattimentale, ha confermato la misura cautelare della custodia in carcere.
Cronaca
Monreale Press si ferma per due giorni: buon Natale dalla Redazione
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