“Il Recovery – ha spiegato – è la dimostrazione che si può lavorare insieme ed è il primo cambio di passo verso una tutela dell’interesse nazionale. Rappresenta un pò una vittoria di chi dal 2008 in poi chiedeva che non ci fosse solo l’Europa del rigore”. Per Tajani “attraverso il lavoro che stiamo facendo per il piano italiano del Recovery, dobbiamo dar vita a riforme indispensabili per rendere più credibile il nostro Paese e agevolare la collaborazione con gli altri. Penso alla riforma delle burocrazia, che è fondamentale per attrarre investimenti ed essere più credibili, alla riforma del fisco e della giustizia”.
(ITALPRESS).