Contrabbando di sigarette Palermo-Napoli: business da 2,4 milioni. 15 arresti

Redazione

Palermo - L'operazione della Guardia di Finanza

Contrabbando di sigarette Palermo-Napoli: business da 2,4 milioni. 15 arresti
Sequestrati beni per un valore complessivo di circa 1 milione e mezzo di euro

26 Aprile 2021 - 08:59

Le Fiamme Gialle di Palermo, in esecuzione dell’ordinanza emessa dal gip del Tribunale del capoluogo a esito delle indagini coordinate dalla Dda della Procura di Palermo, hanno eseguito, con la collaborazione dei Reparti del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli, 15 misure cautelari personali, di cui 3 in carcere, 7 agli arresti domiciliari, 5 con l’obbligo giornaliero di presentazione alla polizia giudiziaria, per i reati di associazione per delinquere finalizzata al contrabbando di sigarette e traffico di sostanze stupefacenti. Contestualmente, i militari hanno proceduto al sequestro di disponibilità finanziarie, un fabbricato, 2 magazzini, un appartamento, 3 autovetture e 3 motoveicoli, per un valore complessivo di circa 1 milione e mezzo di euro.

I destinatari del provvedimento di custodia cautelare in carcere sono i palermitani B.G. (classe ‘88) e C.P. (classe ‘66), capi e promotori dell’organizzazione criminale. Per D.G.G. (classe ‘87), autista per conto della ditta di spedizione, F.G. (classe ‘82), G.G. (classe ‘85) e G.A. (classe ‘70), i primi due corrieri e quest’ultimo acquirente dei tabacchi di contrabbando sono scattati gli arresti domiciliari. Infine, nei confronti di D.S.G. (classe ‘66), B.M. (classe ‘88), D.P.G. (classe ‘76) e D.P.M. (classe ‘57), grossisti acquirenti di tabacchi di contrabbando, è stata applicata la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.

A Napoli si è proceduto ad eseguire la misura cautelare in carcere nei confronti di A.C. (classe ‘73), quale capo e promotore dell’organizzazione con compiti di procacciamento del t.l.e. a Napoli e spedizione a Palermo. Agli arresti domiciliari i sodali addetti alle spedizioni: A.A. (classe ‘96), B.M. (classe ‘75), C.G. (classe ‘60) e per V.P. (classe ‘69) l’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria. Sono altresì indagate altre 13 persone, per un totale di 28 soggetti coinvolti. Di questi, ben 19 risultano percettori di Reddito di Cittadinanza.

Le indagini svolte – nel periodo novembre 2019-maggio 2020 – dagli investigatori del 2° Nucleo Operativo Metropolitano del Gruppo di Palermo, condotte mediante intercettazioni telefoniche ed ambientali, attività di videosorveglianza e servizi di osservazione e pedinamento, avrebbero permesso di documentare un fiorente traffico di tabacchi lavorati esteri posto in essere sulla piazza palermitana da parte di un’organizzazione criminale che era solita rifornirsi a Napoli.

Nello specifico, due soggetti palermitani (C.P. e B.G.), a capo del gruppo criminale, avrebbero gestito a Palermo i flussi delle sigarette di contrabbando acquistate in Campania (da A.C.) e poi occultate presso un immobile affittato in zona Corso dei Mille. Il gruppo si sarebbe rifornito del tabacco lavorato estero di contrabbando procacciato a Napoli attraverso mirate trasferte eseguite da soggetti appartenenti all’organizzazione con compiti di corriere-staffetta utilizzando auto prese a noleggio, viaggiando all’andata via nave ed al ritorno verso Palermo via terra. L’ARTICOLO CONTINUA DOPO IL VIDEO

In una fase successiva, in concomitanza con l’inizio delle limitazioni agli spostamenti causati dal Covid, il gruppo criminale avrebbe messo in atto un metodo alquanto innovativo ed insidioso. Nello specifico, le sigarette sarebbero state inviate a Palermo utilizzando una ditta di spedizione, ignara del traffico illecito, indicando quali mittenti e destinatari nomi e indirizzi di pura fantasia, e comunicavano i relativi numeri di spedizione ad un uomo di fiducia. Quest’ultimo, autista operante per conto della ditta di spedizione (D.G.G.), oggi agli arresti domiciliari, provvedeva a ritirare e consegnare i pacchi contenenti il Tle direttamente presso il magazzino di stoccaggio.

In un’occasione è stato sequestrato anche 1 chilo di hashish, constatando, quindi, che l’attività illecita del sodalizio criminale si sarebbe estesa anche al traffico di stupefacenti, evidentemente anche in ragione delle difficoltà della vendita al minuto su strada delle sigarette nel periodo epidemiologico.

Nel corso delle indagini sono stati sequestrati circa 700 chili di Tle e arrestati 3 soggetti in flagranza di reato. Inoltre, i finanzieri hanno ricostruito che – nonostante le limitazioni imposte agli spostamenti a causa dell’emergenza epidemiologica in corso – in soli 7 mesi (novembre 2019/maggio 2020), sarebbero state trasportate da Napoli a Palermo oltre 5 tonnellate di sigarette. Il prezzo d’acquisto nella piazza napoletana sarebbe stato di 22 euro a stecca (meno della metà delle sigarette di libera vendita), successivamente venduto nel capoluogo palermitano all’ingrosso a 27 euro e al dettaglio per la minuta vendita a 35 euro, per un volume d’affari complessivo di oltre 2,4 milioni di euro.

I carichi di Tle, una volta giunti nel capoluogo siciliano, sarebbero stati venduti o ceduti per la successiva vendita al dettaglio prevalentemente nelle zone Oreto-Stazione, Settecannoli, Borgo Vecchio, Brancaccio e Zen. “L’attività di servizio – spiegano dal Comando – si inquadra nell’ambito della costante azione di contrasto dei fenomeni del contrabbando di sigarette e del traffico di stupefacenti, fonti di ricchezza della criminalità organizzata, operato dalla Guardia di Finanza sia sul piano investigativo che nell’ambito del quotidiano controllo economico del territorio”.

Nel periodo 1 gennaio 2020 – 31 marzo 2021, i Reparti dipendenti del Comando Provinciale di Palermo hanno operato in materia di tabacchi lavorati esteri, il sequestro di oltre 3.500 chili di Tle, con la denuncia di 82 soggetti, di cui 15 in stato di arresto; per quanto concerne la lotta al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti, il sequestro di oltre 80 chili tra hashish, marijuana e cocaina, con la denuncia di 90 soggetti, di cui 20 tratti in arresto, e 188 segnalati amministrativamente alle competenti Autorità Prefettizie.

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