Continuano le polemiche sul piano di interventi che il Governo sta preparando. “Le lamentele del presidente del Consiglio Mario Draghi e del ministro Franceschini nei confronti della Lega mi ricordano tanto un passo del vangelo di Luca: ‘Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio?’ Lo afferma il capogruppo all’Ars degli autonomisti Totò Lentini che prosegue: “Prima di prendersela con la Lega per l’astensione sul coprifuoco fino alle 22, Draghi e Franceschini dovrebbero ricordarsi degli impegni che il Governo, in sede Europea, aveva preso con il sud del Paese, promettendo di destinare il 68% delle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza al Sud. Oggi le somme destinate alle Regioni del Mezzogiorno arrivano a malapena al 38%. Un furto bello e buono del 30% su un totale di 191 miliardi destinati all’Italia”.
“Siamo stanchi – continua Lentini – qualcuno a Roma non vuole pacificare il Paese. Se si va avanti così si arriverà ad un muro contro muro fra sud e nord ed a pagarne le conseguenze sarà l’Italia intera. Già il prossimo 25 aprile tantissimi sindaci del sud, di tutti i partiti, si ritroveranno a Napoli, in Piazza del Plebiscito, per protestare contro questo ennesimo furto ai nostri danni che ha determinato sentimenti di delusione e rabbia profondi e trasversali. Siamo al loro fianco, pronti ad andare avanti per difendere i nostri diritti. La Sicilia ed i siciliani sono stanchi. Questa volta – conclude Lentini – l’ennesimo no al Ponte di Messina non passerà in silenzio. La miccia del malcontento è accesa, ora sta al Governo nazionale spegnerla, tenendo fede alle promesse fatte”.