Agenti della Polizia di Stato appartenenti all’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso, hanno tratto in arresto A.V., 29enne con precedenti di polizia, nativo di Paternò e residente ad Acireale, nella circostanza, responsabile dei reati di violenza sessuale, lesioni e minacce. È una baraonda generata da cause prossime all’inverosimile quella che, faticosamente è stata gestita dalle volanti della Polizia di Stato nella zona del centro storico cittadino. Intorno alle 16, una suora, sul marciapiede di via Torino china sul finestrino della vettura guidata dal fratello con anche la madre all’interno, mentre era intenta a salutare i congiunti, veniva proditoriamente aggredita alle spalle da un energumeno che le si strisciava sulle terga e le sottraeva il velo brandendolo come un trofeo. L’azione del giovane provocava la violenta reazione del fratello dell’aggredita che usciva dall’abitacolo ed affrontava a muso duro l’aggressore, procurandosene un pugno sul viso. La colluttazione non degenerava in più gravi conseguenze per l’intervento di numerosi testimoni. Il malvivente, approfittando della confusione, si allontanava in direzione del quartiere di Ballarò. La vicenda veniva segnalata al “113” e di lì a breve giungevano in via Torino numerose volanti della Polizia di Stato. All’altezza dell’Arco di Cutò, i poliziotti intercettavano l’aggressore che, notato insieme agli agenti l’uomo con il quale poco prima aveva ingaggiato la colluttazione, tentava nuovamente di aggredirlo e gli inveiva contro, non riuscendoci per il tempestivo intervento dei poliziotti. Gli agenti, dopo aver fermato l’uomo ed averlo tratto in arresto, apprendevano che nel lasso di tempo intercorso tra l’aggressione e la cattura, A.V., aveva raggiunto il vicino convento dell’ordine della suora, pensando di individuare in zona il fratello della vittima nei confronti del quale nutriva propositi di vendetta.
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