È l’ennesimo colto inferto dalla Polizia di Stato ai mercanti di droga che pensano di riversare fiumi di cocaina sul capoluogo siciliano, quello portato a termine dai poliziotti, stavolta dell’ “Antidroga” della Mobile palermitana, nella serata dello scorso mercoledì. Dagli agenti sono stati tratti in arresto Giuseppe Niola, nato a Melito di Napoli, classe 69, pregiudicato, Rosaria Palmieri nata a Napoli, classe 77, incensurata ed Anna Palmieri nata a Napoli, classe 70, incensurata (e compagna di Giuseppe Niola, nonché sorella di Rosaria Palmieri), in quanto resisi responsabili del reato di detenzione ai fini di spaccio di ingenti quantità di sostanze stupefacenti, in questo caso di tipo cocaina. Anche stavolta l’operazione è avvenuta a seguito di una precisa segnalazione anonima giunta presso la Questura, con la quale una voce maschile, rauca, probabilmente relativa ad un uomo almeno di mezza età e dal marcato accento palermitano, suggeriva ai poliziotti di prestare attenzione agli spostamenti di un’autovettura, di cui forniva anche modello e targa che avrebbe dovuto far ingresso in città tra il tardo pomeriggio e la serata del 23 ottobre con a bordo delle persone di etnia rom e, soprattutto, con un grosso carico di droga. La nota veniva comunicata alla Sezione “Antidroga” della Squadra Mobile la quale predisponeva alcuni posti di controllo in zona con personale in “borghese” a bordo di auto-civetta, dislocate presso i punti nevralgici posti nelle vicinanze degli ingressi in città. Intorno alle ore 20, i poliziotti individuavano l’auto in questione che percorreva la rotonda di via Oreto. Gli operatori, a quel punto, ritenevano di fermare la vettura ed effettuare un controllo. Al momento del controllo, si scopriva che il conducente ed i due passeggeri dell’auto non erano persone di etnia rom, bensì soggetti napoletani e che l’uomo era un pregiudicato che tra l’altro non riusciva a fornire una spiegazione valida per giustificare la sua presenza in città, asserendo di esser venuto a trovare un amico di cui non ricordava le generalità. I soggetti e l’autovettura venivano quindi sottoposti a perquisizione nei locali della Squadra Mobile ed all’interno di un vano ricavato sotto il sedile posteriore dell’autoveicolo (grazie anche all’aiuto del cane antidroga Nembo, delle Unità Cinofile della Polizia di Stato) si rinvenivano 3 panetti contenenti nell’insieme circa 3,5 Kg di sostanza stupefacente di tipo “cocaina”, risultata poi positiva al narcotest, per un valore al dettaglio di oltre 400 mila euro. I soggetti venivano quindi immediatamente tratti in arresto e, dopo aver compiuto gli adempimenti di rito, venivano poi condotti presso le Case Circondariali “Ucciardone” e “Pagliarelli”, a disposizione delle Autorità competenti. Le indagini saranno orientate verso l’individuazione dei fornitori e dei destinatari della droga in questione che, da un primo esame, è apparsa di elevato principio attivo e quindi potenzialmente molto pericolosa all’assunzione.