Ancora un attacco dell’Una, l’associazione monrealese “Uomo Natura ed Animali” del presidente Giuseppe Lo Vecchio contro il comune di Monreale. Intanto sull’impossibilità per i tre medici dell’Asp di avere una stanza presso il comune di Monreale per essere sempre pronti ad intervenire in caso di necessità. I medici continuano a rimanere a Palermo. Poi i casi di avvelenamento, aumentati in maniera esponenziale “e per i quali – dice Lo Vecchio – l’amministrazione ha una responsabilità indiretta”. Come per il caso di un cane recuperato dalla stesso presidente Lo Vecchio a San Martino delle Scale e trasportato con un mezzo proprio all’istituto zooprofilattico, “visto il mancato intervento dei responsabili del Comune, sempre irreperibili, a cominciare da un suo dirigente”, dice Lo Vecchio. E proprio sulla vicenda degli avvelenamento Lo Vecchio accusa il Comune: “Dei cartelli che avvisano che ci si trova su un’”area avvelenata” nemmeno a parlarne. Tutte parole vane e propaganda”. Intanto l’associazione Una continua il monitoraggio del territorio, “sostituendoci al Comune, togliendoli dalle loro mani, per evitare provvedimenti estremi, senza ricevere un centesimo in cambio per le cure ed il mantenimento di esseri viventi”. Proprio sulla scomparsa di numerosi cani catturati dal Comune, si sta occupando il legale dell’associazione Una Cecilia Viola. “Di certo sappiamo – dice Lo Vecchio – che alcuni sono stati rinchiusi nel lager dell’acetilene, dove sono morti di stenti, fame e di sete e poi gettati nei cassonetti dei rifiuti”. L’indagine è stata affidata ad un Pm e se ne attendono gli sviluppi. Poi Lo Vecchio chiude con una staffilata alla municipale di Monreale: “Perchè non ha condotto alcuna indagine nei confronti dei misfatti del personale comunale, mentre con solerzia ha provveduto a denunciarmi alla Procura”? Abbiamo fatto trascorrere 48 ore per ricevere una replica da parte dell’amministrazione comunale. Replica che ad oggi non è ancora arrivata.
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