In questo contesto, spicca un dato particolarmente interessante: cresce in modo significativo l’ascolto della televisione satellitare, sia gratuita che a pagamento. Le piattaforme come Tivùsat e Sky raggiungono complessivamente il 47,7% dell’utenza, segnando un incremento del 2,6% rispetto all’anno precedente. Un segnale chiaro che, accanto alla capillarità del digitale terrestre, cresce l’interesse per contenuti di qualità, spesso esclusivi, offerti dalle reti satellitari.
Il digitale terrestre, pur rimanendo centrale nell’offerta televisiva, registra un lieve calo del 1,8%. Si tratta di un dato che, pur senza destare allarmismi, riflette il graduale spostamento di una parte del pubblico verso piattaforme più versatili, che spesso integrano l’offerta televisiva tradizionale con contenuti on demand, in alta definizione e con una gamma tematica più ampia.
A crescere sono anche le forme di fruizione televisiva legate a internet e alla mobilità. La web TV, ovvero la visione dei contenuti televisivi tramite computer e smart TV connessi alla rete, sale al 58,4% (+2,3%). Un dato che conferma la centralità del web anche nella fruizione di contenuti video, complice l’aumento delle smart TV nelle case degli italiani e l’ampia diffusione delle piattaforme di streaming.
Anche la mobile TV, cioè la televisione vista su smartphone e tablet, si consolida raggiungendo il 35% dell’utenza, con un aumento dell’1,4%. Un segnale della crescente abitudine a consumare contenuti audiovisivi in mobilità, in ogni momento della giornata, e non più legati esclusivamente al focolare domestico.
– foto ufficio stampa ICN Group –
(ITALPRESS).