Monreale e la memoria dimenticata, la richiesta di una lapide per i caduti ancora senza risposta

Redazione

Cronaca - La lettera

Monreale e la memoria dimenticata, la richiesta di una lapide per i caduti ancora senza risposta
Con l'avvio dei lavori di restauro del monumento ai caduti di via Venero, le associazioni tornano sulla vicenda

22 Marzo 2025 - 10:44

Riceviamo e pubblichiamo una lettera del presidente dell’associazione monrealese “Liberi di lavorare” Biagio Cigno, indirizzata al sindaco Alberto Arcidiacono e a tutta l’Amministrazione. Ormai diversi anni fa, alcune associazioni monrealesi, hanno formalmente richiesto l’installazione di una lapide ai piedi del monumento ai caduti, recante i nomi dei cittadini monrealesi che hanno perso la vita durante la guerra, quale segno di memoria e riconoscimento del loro sacrificio. Nonostante le diverse sollecitazioni presentate nel corso degli anni, tale richiesta non ha ancora ricevuto riscontro né ha trovato concreta realizzazione. Con l’avvio dei lavori di restauro del monumento ai caduti di via Venero, le associazioni tornano sulla vicenda.

Ecco il testo integrale della lettera:
“Senza nulla togliere alle qualità letterarie dei libri “I misteri di Parigi” e “I segreti di Parigi” scritti rispettivamente da Eugene Sue e Corrado Augias, ma parafrasando la loro intitolazione vorrei scrivere qualcosa sui “Misteri di Monreale” – si legge nella lettera -, che non è un’opera letteraria bensì un sollecito ad una partecipazione più attenta da parte dell’Amministrazione nei confronti della cittadinanza e delle Associazioni che insistono sul territorio”.

“Ma veniamo al dunque. Nel lontano 9 novembre 2018 ben tre Associazioni monrealesi: Liberi di Lavorare presieduta da Biagio Cigno, Venero presieduta da Giuseppe Magnolia e l’Osservatorio alla Legalità Giuseppe La Franca presieduta da Claudio Burgio in una lettera congiunta indirizzata al Sindaco di allora Piero Capizzi, chiedevano oltre al restauro, che nel monumento ai caduti di via Venero venisse posta una lapide sulla quale fossero incisi i nomi dei 152 nostri concittadini (frutto di una rigorosa ricerca storica) caduti durante gli ultimi due conflitti mondiali e chiedevano un incontro congiunto per definire le modalità ed eventualmente partecipare alla spesa”.

“L’associazione Nazionale Combattenti, presieduta dal Dottor Filippo Di Fazio si è dichiarata entusiasta manifestando la volontà di voler essere lei stessa disponibile all’eventuale partecipazione economica mentre la Ditta Medinilla Flowers si impegnava a curare gli spazi verdi antistanti al monumento mettendo a disposizione gli addobbi floreali. Nessun incontro è mai avvenuto né con il Sindaco Capizzi né tantomeno con l’’attuale sindaco che dal 2019 ha ricoperto il suo posto – scrive Cigno nella sua lettera -. Ma le procedure sono andate avanti. Vengono stanziati dapprima bel 97.000 euro poi ridotti a 58.000 che la Regione Siciliana ha concesso al comune. Viene dato l’incarico alla ditta Lares di Venezia mentre come responsabile del procedimento viene incaricato l’architetto Simona Russo”.

“In contemporanea l’Associazione Combattenti aveva proposto un progetto, inviato anche alla Sovrintendenza ai beni Culturali, senza ricevere mai da essa né dal Comune nessuna risposta. Adesso sono da qualche giorno iniziati dei lavori che non sappiamo come verrebbero eseguiti ma che presumiamo riguarderanno solamente il restauro del monumento. Nulla da eccepire – conclude nella sua lettera il presidente Biagio Cigno -, vorrei solamente ricordare che ancora una volta si è persa l’occasione di una doverosa partecipazione riguardante i cittadini: della serie “Governo io e faccio quello che voglio”.

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