Memoria e legalità: gli studenti del liceo artistico “Mario D’Aleo” incontrano Francesca Bommarito

Redazione

Cronaca - L'iniziativa

Memoria e legalità: gli studenti del liceo artistico “Mario D’Aleo” incontrano Francesca Bommarito
La sorella dell’appuntato Giuseppe Bommarito, assassinato dalla mafia insieme al capitano dei carabinieri di Monreale Mario D’Aleo e al carabiniere Pietro Morici

11 Marzo 2025 - 18:11

Presso il liceo artistico “Mario D’Aleo” di Monreale, gli studenti del primo biennio hanno avuto l’opportunità di partecipare a un incontro di grande valore civile e storico. L’evento ha visto la presenza della dottoressa Francesca Bommarito, sorella dell’appuntato Giuseppe Bommarito, assassinato dalla mafia insieme al capitano dei carabinieri di Monreale Mario D’Aleo e al carabiniere Pietro Morici in via Scobar a Palermo il 13 giugno 1983. L’iniziativa, inserita nel percorso di educazione alla legalità promosso dall’Istituto, ha rappresentato un momento di profonda riflessione sulla memoria delle vittime della mafia e sull’importanza dell’impegno per la giustizia.

Oltre alla testimonianza di Francesca Bommarito, ha preso la parola anche il figlio Salvatore Bommarito, che ha condiviso con i ragazzi il toccante ricordo del sacrificio del padre. Presenti all’incontro anche i rappresentanti dell’Arma di Monreale: il comandante della compagnia, il capitano Niko Giaquinto e il comandante della stazione, il luogotenente Antonio La Rocca, che hanno sottolineato l’importanza del ricordo e del rispetto per chi ha combattuto per la giustizia.

Durante l’evento, Francesca Bommarito ha parlato del suo libro, Albicocche e Sangue, con cui ha voluto mettere in luce una verità per anni taciuta, offrendo una lettura approfondita degli eventi e del contesto che portarono all’uccisione dei tre carabinieri. Il libro rappresenta un atto di denuncia e un tributo a chi ha sacrificato la propria vita per contrastare la criminalità organizzata. Gli ospiti hanno raccontato non solo la tragica vicenda del 1983, ma anche il contesto storico in cui avvenne l’attentato mafioso, sottolineando il coraggio e la dedizione di chi ha combattuto in prima linea per difendere lo Stato. Gli studenti hanno ascoltato con attenzione e partecipazione, ponendo domande e riflettendo sull’attualità della lotta alla criminalità organizzata.

“L’iniziativa – spiegano dalla scuola – ha rappresentato un’importante occasione per sensibilizzare le nuove generazioni sull’eredità di chi ha sacrificato la propria vita per la giustizia. La scuola, attraverso questi momenti di confronto, si conferma un luogo fondamentale per la diffusione della cultura della legalità e del rispetto delle istituzioni”. L’evento si è concluso con un messaggio forte e chiaro: la memoria delle vittime deve diventare un impegno concreto per costruire con coraggio una società più giusta e consapevole. A conclusione dell’incontro, il prof. Giovanni Alvich, promotore dell’evento, ha omaggiato la dott.ssa Bommarito del ritratto del fratello realizzato dal prof. Gianpaolo Castiglione.

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