Zuccaro (Dc): “Arcidiacono ha una squadra fortissima. Io candidato? Se me lo chiedono…”

Giorgio Vaiana

Cronaca - L'intervista

Zuccaro (Dc): “Arcidiacono ha una squadra fortissima. Io candidato? Se me lo chiedono…”
Il capogruppo della Dc non si sbilancia. Ma dice: "Siamo tutti i giorni in campagna elettorale"

07 Marzo 2025 - 10:44

C’è un presente da vivere, ma anche un futuro da affrontare. Ignazio Zuccaro è una vecchia conoscenza della politica di Monreale. Ma anche una conoscenza attuale. Lui, che con il suo gruppo, la Dc, ha dato una mano importante alla rielezione dell’attuale sindaco, Alberto Arcidiacono, al suo secondo mandato. Quando spuntò la Dc alla scorsa tornata elettorale, molti avevano preannunciato un grossissimo flop. I numeri, che poi alla fine sono quelli che contano, raccontano altro. Tanto che lo stesso Arcidiacono, oggi, faticherebbe a dover rinunciare alla Democrazia Cristiana. “Siamo entrati in punta di piedi in questa nuova compagine che si era formata e che appoggiava Arcidiacono – dice a Monreale Press Zuccaro – consapevoli, però, del valore umano, ma soprattutto qualitativo e professionale dei suoi componenti. Credo che sia proprio questo il segreto che poi ci ha fatto raggiungere un traguardo importante e scalare le gerarchie della maggioranza. La compattezza del gruppo e le risorse umane ci hanno permesso di acquisire un ruolo all’interno del governo attuale”.

Attriti, per il momento, Zuccaro non ne vede. Eppure la questione delle commissioni elettorali non sembra essere passata inosservata. C’è chi racconta di vedute differenti, diciamo così, tra lo stesso Arcidiacono e il suo amico storico Marco Intravaia: “La questione non esiste – getta acqua sul fuoco Zuccaro – Ci sono, è vero, vedute diverse su alcuni aspetti tecnici, diciamo così. Ma si tratta di opinioni diverse che poi portano a prendere le migliori decisioni per il bene della città. Il sodalizio è molto forte. La questione commissione elettorale è stato solo un momento di confronto, come tanti. Solo grazie alla sensibilità del sindaco e del gruppo La Nostra Terra si è poi trovata una quadra per non creare problemi all’interno della maggioranza”. Essere tanti big all’interno di uno stesso gruppo, però, crea gioco-forza delle incomprensioni. Tutti hanno chiesto, chiedono e chiederanno conto e ragione al sindaco per avere questo o quel ruolo: “Faccio un paragone calcistico – dice Zuccaro – Avere tanti campioni in una squadra è una vera fortuna e non è un problema. Alberto ha una squadra fortissima. Lui è un bravissimo allenatore e sa mettere in campo la squadra migliore”.

Il cambio di Giunta, così repentino, per Zuccaro non è stato una sorpresa: “Forse all’inizio arrancavamo un po’ – dice – ma mi sento di ringraziare il lavoro comunque eccellente che hanno fatto i precedenti assessori. Oggi Nadia Battaglia e Giuseppe Di Verde stanno facendo un grande lavoro, sempre in sintonia e sinergia con il primo cittadino”. Ma è chiaro per tutti che la Dc un pensierino al 2029 lo stia facendo. Lì il sindaco Arcidiacono, che potrebbe diventare il primo sindaco di Monreale a governare per dieci anni consecutivi, non ci potrà essere perché la legge non lo consente. Ma è chiaro, dice lo stesso Zuccaro, che “la sua presenza sarà comunque indispensabile”. Insomma da Arcidiacono, secondo il capogruppo della Dc, passa la questione del nome del suo candidato a successore. “Fare nomi oggi è davvero superfluo – dice – ma la Dc è pronta a prendersi l’onere e l’onore di governare questa città”. Non riusciamo a fargli dire nessun nome e alla domanda se accetterebbe una candidatura risponde: “Sì, certo. Ma devono chiedermelo sia il mio partito che la coalizione”.

Insomma la campagna elettorale è già iniziata. “Il 2029 è iniziato nel 2024 – dice Zuccaro – proprio con il sindaco Arcidiacono e con la nostra scelta di sostenere questa amministrazione. Per noi è un chiaro investimento sulla città. Si costruisce tutti insieme grazie al lavoro della coalizione”. Su Zuccaro, però, ci sono le immagini del suo passato, legate al Pd prima e poi all’ex sindaco Piero Capizzi. “Io non rinnego nulla di quello che ho fatto – dice – Ai tempi sono diventato assessore di Capizzi non per aver vinto le elezioni, ma sono stato scelto. E quello era un periodo nettamente diverso rispetto alla Monreale di oggi, intendo dal punto di vista politico. Poi ho voluto sposare il progetto di Centro-Destra. Le esperienze che ho fatto mi hanno formato. Tutto serve”. E il Pd? “Il Partito Democratico allora poteva rappresentare una forza moderata e progressista per lo sviluppo del paese. Diciamo pure che il centro destra, all’epoca, veniva da un periodo molto particolare. Non aveva governato al meglio la nostra città. E proprio in città si chiedeva a gran voce una nuova ventata politica. Ecco l’ascesa della sinistra. Credo che tutto nasca sempre dalle condizioni particolari che si creano in un dato momento”.

Oggi però, lo stesso Zuccaro è consapevole di avere una maturità diversa: “L’esperienza politica mi è servita e mi serve – dice – Sappiamo benissimo che il risultato che ha ottenuto Arcidiacono sarà irripetibile. Forse per sempre. Ora dobbiamo pensare a realizzare i progetti per Monreale e i monrealesi e a ideare nuovi progetti per la Monreale del futuro. Dobbiamo proseguire su questa linea, tutti insieme. Così sarà molto più facile”. Lo vedremo nel ruolo di assessore da qui alla fine del mandato di Arcidiacono: “A me piace il ruolo di capogruppo – dice – E poi Nadia e Giuseppe (Battaglia e Di Verde, ndr) rappresentano al mille per mille me e la Dc”.

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