Due per quattro. Nessun esame di matematica. Ma la resa dei conti della maggioranza. Due posti per quattro gruppi. I posti sono quelli della commissione elettorale. Quattro, invece, sono i gruppi che compongono la maggioranza e che hanno sostenuto il sindaco Alberto Arcidiacono alle scorse amministrative: La Nostra Terra, Il Mosaico, la Dc e Marco Intravaia per Monreale. Una maggioranza che non sembra più compatta se si creano beghe addirittura per un posto nella commissione elettorale.
La sensazione, però, è che dentro questo ingranaggio che appariva perfetto solo meno di un anno fa, si sia rotto qualcosa. La commissione elettorale è composta da 4 persone. Una è di diritto il sindaco. L’altra è un componente dell’opposizione (e quindi il Pd). Gli altri due posti sono della maggioranza. Ci si attendeva una dimostrazione di compattezza, con due soli nomi proposti. Ma i nomi sul piatto sono tre: sono quelli di Andrea Noto, Pippo Lo Coco e Valeria Giardi. Insomma si dovrà votare. Qualcuno dovrà fare il passo indietro e, magari, qualcuno ci rimarrà male.
Chi è pronto a rimanere fermo sulle sue posizioni, è la Democrazia Cristiana. E lo ribadisce il capogruppo, Ignazio Zuccaro: “Noi siamo fermi sulla nostra posizione che ha un nome e cognome: Valeria Giardi – dice – Non è che stiamo facendo muro. Ma è un ragionamento frutto di riunioni e accordi presi per tempo. Abbiamo rinunciato ad un assessorato nello scorso rimpasto, facendo un bel passo indietro, in cambio di un posto in commissione. Tra l’altro con l’ok da parte di tutti i componenti della maggioranza. E non mi pare che qualcuno di loro si sia opposto. Gli accordi si rispettano. Noi voteremo compatti la Giardi e saremo fedeli alla maggioranza. Non aggiungo altro”.
Su posizioni più difensive il Mosaico che non ha mai chiesto un componente di questa commissione: “Attendiamo indicazioni – dice il capogruppo Francesco La Barbera – Se ne parlerà in una riunione prima del consiglio comunale per tentare di arrivare a una quadra. Ovviamente saremo funzionali all’accordo di maggioranza, se mai si dovesse trovare. Ma sono certo che si calmeranno le acque. Non vogliano essere elemento di altre discussioni, anzi ce ne guardiamo bene e vogliamo rimanerne fuori. Non abbiamo nessun interesse a creare una rottura definitiva. Sui nomi non abbiamo mai posto nessun veto: ascolteremo le voci di tutti e ci adegueremo”.
Silvio Terzo, capogruppo di Marco Intravaia per Monreale spiega le ragioni di queste acque agitate: “La questione nasce dal fatto che il sindaco ha chiuso accordo con la Dc (un assessorato in cambio di un componente della commissione elettorale, ndr), senza aver prima parlato con tutti i gruppi. Ma credo che i conti sono presto fatti. La lista del sindaco è rappresentata dallo stesso Arcidiacono, Il Mosaico ha detto a gran voce che non aveva nessun nome da proporre, la Dc ha proposto Valeria Giardi, quindi il primo cittadino non aveva motivo di aggiungere un nome. A quel punto anche noi abbiamo fatto un nome che è quello di Pippo Lo Coco. Mi auguro che prima di andare in consiglio comunale si trovi un accordo per affrontare la questione con tranquillità. Ma nessuno deve far passare il messaggio che il nostro gruppo vuole rompere accordi presi prima”.
E quel passo indietro sembra proprio volerlo fare il gruppo del sindaco, La Nostra Terra. Lo dice chiaramente il capogruppo Mimmo Vittorino: “Non c’è nessuna spaccatura – chiarisce – Se nessuno vuole fare il passo indietro, siamo pronti a farlo noi per seppellire l’ascia di guerra. Obiettivo è quello di tenere l’intera maggioranza in maniera coesa. Oggi ci vedremo e capiremo quale soluzione adottare. E che sia la meno dolorosa di tutte”.