Oggi pomeriggio alle 19 la resa dei conti. Se così si può dire. Si attende il voto sulla commissione elettorale. Il Pd rimane spettatore interessato. Pronto a insinuarsi tra le beghe dei 4 partiti che hanno sostenuto il sindaco di Monreale Alberto Arcidiacono e creare scompiglio. Ma per il momento la posizione dei democratici è chiara.

E lo dice a gran voce il capogruppo Davide Mirto: “Noi voteremo per noi stessi – dice – Io per Sandro Russo e lui per me. Ma siamo pronti a insinuarci tra i mancati accordi della maggioranza”. Insomma creare scompiglio per cercare di far crollare il “castello” del sindaco che, fino a qualche tempo fa sembrava inespugnabile, ma che oggi presenta delle crepe ben visibili. La questione della commissione elettorale, insomma, è diventata importante per i 4 gruppi del sindaco: La Nostra Terra, Marco Intravaia, Il Mosaico e la Dc. I posti a disposizione per la maggioranza sono due; il terzo è il sindaco; il quarto di diritto è dell’opposizione e quindi è del Pd. Ci si attendeva, dunque, la candidatura di due soli nomi. Invece, la maggioranza, di nomi ne ha presentati ben 3: Andrea Noto, Pippo Lo Coco e Valeria Giardi.

Il primo espressione del sindaco, il secondo di Marco Intravaia e il terzo della Dc. Il Mosaico non ha espresso nessun nome. Si dovrà votare, dunque nel consiglio comunale di oggi pomeriggio. E il Pd ha bisogno di un solo voto per entrare in commissione elettorale. Quindi ha un voto per scompigliare i conti della maggioranza. “Noi siamo fermi sulle nostre posizioni – dice Sandro Russo – Il problema è della maggioranza. Noi, come opposizione, abbiamo l’obiettivo di creare maggior scompiglio possibile tra di loro e, se dovesse capitarci l’occasione, saremo pronti a farlo”. “Ma la maggioranza in questo momento non è sana – conclude Mirto – In politica le posizioni sono sempre variabili. Si vive di accordi. Noi osserveremo con attenzione l’evoluzione delle cose. So che la maggioranza avrà una riunione prima del consiglio comunale di oggi. Vedremo se, poi, si muoveranno in maniera compatta”.