Le meraviglie del Duomo di Monreale, patrimonio dell’Unesco, e i suoi mosaici sono ancora una volta protagonisti dei servizi di tv e quotidiani esteri. E proprio del recente restauro (l’ultimo era avvenuto nel 1978) e del nuovo sistema di illuminazione, ha parlato l’emittente britannica Bbc.
“Sulla collina che domina la città di Palermo, in Sicilia, si trova un gioiello meno conosciuto dell’arte italiana: la cattedrale di Monreale”, si legge in un articolo pubblicato questa mattina e, che presenta l’ampio lavoro di restauro durato un anno, che ha riportato i mosaici che estendono su oltre 6.400 metri quadrati che contengono circa 2,2 chili di oro puro, al loro antico splendore. I lavori, sotto la guida del Ministero della Cultura, sono iniziati con la rimozione di uno spesso strato di polvere che si era accumulato sui mosaici. Sono state poi riparate alcune tessere che avevano perso lo smalto e la foglia d’oro e quelle che invece si stavano staccando dal muro.
“Lavorare sui mosaici è stata una sfida e una grande responsabilità”, ha dichiarato alla Bbc don Nicola Gaglio, arciprete della Cattedrale da 17 anni. “Il team ha affrontato questo lavoro quasi in punta di piedi”, racconta alla giornalista padre Gaglio. “Ci sono stati alcuni imprevisti che hanno costretto il team di restauro a interrompere le operazioni per trovare una soluzione. Per esempio, quando sono arrivati al soffitto, si sono accorti che in passato era stato coperto con uno strato di vernice che era diventato giallastro. Hanno dovuto rimuoverlo come una pellicola”, racconta ancora don Nicola.
Del nuovo sistema di illuminazione parla invece Matteo Cundari, Country Manager di Zumtobel, azienda incaricata di installare le nuove luci: “C’era un sistema molto vecchio e costoso dal punto di vista economico – spiega Cundari -. La luce era fioca e non rendeva giustizia alla bellezza dei mosaici. La principale sfida è stata assicurarci di valorizzare i mosaici e creare qualcosa che rispondesse alle diverse esigenze della cattedrale. Volevamo anche realizzare un sistema completamente reversibile, qualcosa che potesse essere sostituito tra 10 o 15 anni senza danneggiare l’edificio”, ha spiegato ancora Cundari ai colleghi della Bbc. Questa prima tranche di lavori è costata 1,1 milioni di euro. Una seconda, concentrata sulla navata centrale è già in programma.