Ecco perchè, a suo dire, la separazione della carriere serve per “garantire la terzietà del giudizio”, spiegando che “entro l’estate dovremmo avere la doppia lettura” anche se “difficilmente ci saranno i due terzi, quindi si andrà a referendum. E me lo auguro: se ci fossero i 2/3, vista la malizia politica, qualcuno potrebbe insinuare accordi sottobanco. Mentre con il referendum saranno i cittadini a decidere”.
Secondo Nordio la riforma della giustizia “sicuramente è quella che ha più possibilità di arrivare in fondo e nei tempi più rapidi”. Poi aggiunge: “Questa è la riforma Nordio-Meloni, e lo rivendico”. Quanto a un possibile sciopero dei magistrati, secondo il ministro “sarebbe di una gravità assoluta e il governo non cederebbe di un centimetro. Non è un colpo di Stato pensare di varare una riforma costituzionale secondo le procedure fissate dalla stessa Costituzione”.
(ITALPRESS).
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