Aver conseguito da poco la laurea rappresenta, senza dubbio, il raggiungimento di un importante traguardo, un biglietto da visita necessario per affacciarsi al mercato del lavoro, partendo già da un buon livello.
Se questa affermazione, da sempre, è valida, c’è da considerare che non è più sufficiente a fare carriera nel settore di riferimento.
A prescindere dall’ambito disciplinare in cui ci si è laureati, questo titolo non basta più, considerato il numero di dottori già presenti nel mercato del lavoro e l’elevata concorrenza con cui si deve fare i conti.
A questo, poi, si aggiunge il disorientamento, frutto della mancanza di una vera e propria esperienza lavorativa, che possa aver chiarito effettivamente le idee su cosa si vuole diventare da grandi.
Per questa ragione, tanti neo laureati spesso trascorrono lunghi periodi in cerca di un lavoro, prima di ricevere una proposta degna di considerazione, o si avviano a professioni non in linea con le proprie aspirazioni.
Che fare, allora, per non rischiare di restare fermi a lungo o, peggio ancora, sbagliare strada?
Può sembrare una soluzione banale, ma i master suonano ancora come un’opzione per affacciarsi efficacemente al mondo del lavoro.
Per quanto ormai ne vengano sformati a migliaia, dai più disparati enti, e sembrano aver raggiunto un livello elevato di inflazione, tra i professionisti, alla stregua di una laurea, ci sono ancora percorsi formativi in grado di offrire un velo valore aggiunto e spiccare rispetto ad altri.
Si tratta di quei master che propongono un’offerta formativa in linea con le esigenze del mercato presenti e, più di tutto, con le tendenze del futuro.
Il mercato del lavoro, d’altra parte, è in continua evoluzione. Le competenze richieste, di qui ai prossimi anni, certamente sono differenti rispetto a quelle del passato e strizzeranno l’occhio, maggiormente al green, alla sostenibilità e alla tecnologia.
Le aziende avranno sempre più bisogno di collezionare e accumulare dati, provenienti dalla più disparate fonti di mercato, interpretarli, studiarli, sviluppare strategie che coinvolgono il digitale, ma anche innovare i processi organizzativi, ottimizzarli, sfruttare tutto il potenziale dell’Intelligenza Artificiale, senza perdere di vista l’etica e la sostenibilità ambientale.
A confermare questo orientamento ci sono i dati emersi dal World Economic Forum’s Future of Jobs Report, che vuole tra le professioni più richieste dei prossimi anni, i big data specialist, il web marketer, il data analyst and scientist, il robot engineer o l’e-commerce specialist, solo per citarne alcuni.
Alla luce di questo, è quasi intuibile che la laurea, da sola, non può bastare e che per essere presi seriamente in considerazione dalle aziende è necessario partire già con un bagaglio di competenze tecniche e soft skill consolidate.
Ecco allora che un master post laurea con stage in azienda, specie se proposto da enti di prestigio come 24ORE Business School, può rappresentare la risposta a tanti dilemmi e, più di tutto, la vera chiave d’accesso al mercato del lavoro.
In questo senso, ciò che fa la differenza riguarda un duplice aspetto da considerare, nella scelta del master: la metodologia didattica implementata e il paniere di aziende in cui svolgere il periodo di stage, oltre alla percentuale di placement.
24Ore Business School, come ormai da 30 anni a questa parte, si afferma tra le scuole più valide, proprio per l’innovativa metodologia didattica work oriented e, soprattutto, 1300 aziende partner, tra le realtà più affermate nei diversi settori.
Quest’ultimo aspetto, tra l’altro, è fondamentale, poiché lo stage in azienda rappresenta il vero fiore all’occhiello di tutto il percorso, poiché permette di toccare con mano il lavoro vero, in un contesto reale.
In questa fase si può apprendere tanto delle competenze più richieste nel mercato lavorativo e, più di tutto, crearsi un’opportunità per avviare una collaborazione vera e propria.
24ORE Business School, tra l’altro, vanta oltre il 95% di conferma contrattuale post-stage, degli studenti che hanno conseguito il master. Optando per questa soluzione, dunque, non solo si scongiura il rischio di intraprendere una strada lontana dalle proprie aspirazioni e percorso di studi, ma si possono consolidare le competenze necessarie per essere competitivi nel mercato lavorativo dei prossimi anni.