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Vita da caregiver: consigli per prendersi cura di un parente anziano con serenità e in sicurezza

Il nostro Paese è tra quelli che, al mondo, hanno la media d’età più alta. Secondo i dati ISTAT, si parla di più di 14 milioni di over 65 in Italia (periodo: inizio 2022).

Si parla di un cambiamento epocale rispetto al passato, quando non solo era più bassa la media d’età, ma era anche meno probabile affrontare gli anni non più verdi in salute.

Come sta rispondendo la società? Se si considera anche i costi spesso inavvicinabili delle residenze sanitarie private, sempre più persone scelgono di prendersi cura tra le mura domestiche dei parenti anziani.

La vita dei caregiver al primo impatto può sembrare irta di ostacoli. Le fatiche non mancano, ma con la giusta attenzione ad alcuni accorgimenti possono essere rese decisamente meno onerose. Alleata preziosa a tal proposito è la tecnologia.

Grazie a dispositivi indossabili come il bracciale anticaduta anziani – che si può acquistare in pochi click online su e-commerce autorizzati come quello di Farmacia CEF – in caso di incidente domestico come la caduta arriva un alert sugli smartphone di famiglia (tramite questi ultimi, sui quali va scaricata un’app specifica, si possono monitorare i parametri vitali).

Si tratta di un aspetto particolarmente interessante perché, di fatto, permette di creare una rete di supporto, vantaggio non da poco se si considera il fatto che, sovente, tra i problemi che i caregiver lamentano rientra proprio la solitudine nelle incombenze di cura.

La tecnologia può essere di grande aiuto anche per la socialità. Avviare il proprio caro all’utilizzo di smartphone basici ma con funzioni come le videochiamate può rivelarsi una scelta decisiva per prevenire quell’isolamento che non fa certo bene né al corpo, né alla mente.

Attenzione: pure le occasioni di socialità dal vivo sono preziose. Informandosi tramite gruppi Facebook locali è possibile venire a conoscenza di iniziative che uniscono coesione sociale e movimento fisico. Qualche esempio? Le camminate nei parchi o le gite in giornata in montagna o alla scoperta di città d’arte.

Spostando l’attenzione verso quello che accade tra le mura domestiche, ricorda sempre la centralità della routine. Le persone anziane sono estremamente abitudinarie per motivi di sicurezza interiore.

Imposta quindi bene gli orari dei vari impegni della giornata, facendo sempre in modo di rendere questi momenti funzionali al miglioramento della salute tra camminate all’aria aperta e cibo sano.  Non avere infine paura di chiedere l’aiuto di professionisti specializzati. Segnali come la stanchezza e l’irritabilità possono essere l’anticamera di un burnout, conseguenza non certo piacevole. Sedute con uno psicoterapeuta – molti centri organizzano dei gruppi di ascolto e facilitazione per i caregiver familiari – e l’aiuto di una badante notturna sono un investimento per la propria salute e, di riflesso, per quella del proprio caro.

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