Contrasto alle droghe, alla Veneziano gli studenti incontrano l’associazione “La casa di Giulio”

Redazione

Cronaca - L'incontro con Francesco Zavatteri, papà di un giovane morto per colpa del crack

Contrasto alle droghe, alla Veneziano gli studenti incontrano l’associazione “La casa di Giulio”
Nell'ambito dei percorsi educativi di contrasto alle droghe indicati dal Ministero e rivolta agli studenti delle terze medie

25 Ottobre 2024 - 16:38

Un’iniziativa formativa dal forte impatto emotivo quella che si è tenuta ieri mattina alla scuola Veneziano-Novelli di Monreale. Il tema era quello della prevenzione e della sensibilizzazione sulle tossicodipendenze, realizzata dall’associazione di promozione sociale “La Casa di Giulio“.

L’attività, programmata nell’ambito dei percorsi educativi di contrasto alle droghe indicati dal Ministero e rivolta agli studenti delle terze medie, è stata condotta dal dottor Francesco Zavatteri, presidente dell’associazione e papà di Giulio, una giovane vittima di crack, il cui consumo tra gli adolescenti sta dilagando in maniera preponderante. Coadiuvato dagli educatori professionali Sofia Milazzo e Salvatore Di Blasi, Zavatteri ha condiviso con i ragazzi la storia di Giulio e la dolorosa spirale della tossicodipendenza da cui, nonostante gli interventi e il supporto familiare, sociale e medico, il giovane non  è riuscito a sottrarsi.

“In un’atmosfera di forte risonanza emotiva – spiegano dall’istituto – le foto della vita di Giulio e i suoi disegni hanno fatto da sfondo a una serie di interventi informativi sui rischi connessi all’uso del crack, una sostanza che ha effetti devastanti sul corpo e sulla psiche, sulle piazze di spaccio diffuse nel territorio, sulle responsabilità della criminalità nella gestione del traffico di stupefacenti e sulla presenza di istituzioni, presidi e professionisti della salute che, come La Casa di Giulio, operano per il contenimento dei danni e la tutela dei soggetti a rischio”.

Particolarmente sentita è stata la partecipazione degli studenti, che hanno contribuito ad un dibattito in cui è emersa tutta la drammaticità dell’uso inconsapevole che i giovani fanno degli stupefacenti, la necessità di non stigmatizzare chi si trova in una condizione di dipendenza dalle droghe e l’urgenza di  ricorrere all’aiuto dei servizi sanitari e sociali e territoriali.L’incontro si è concluso con un grande applauso, che docenti e studenti hanno rivolto al coraggio e alla forza di Francesco Zavatteri che ha scelto di trasformare il dolore della perdita in un impegno quotidiano di prevenzione a servizio dei giovani.

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