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Italia in Gioco: videogaming e gambling sviluppano un mercato da 2,3 miliardi

Una crescita costante, che oggi appare ancora più forte e decisa, trainata dall’evoluzione tecnologica e dai cambiamenti delle abitudini dei consumatori. Il gambling e il gaming hanno ormai cambiato definitivamente faccia, in Italia come nel resto del mondo. E rappresentano sempre di più un mercato forte, florido e ricchissimo, in grado di creare occupazione, di generare profitti, di attrarre investitori e di contribuire alle casse dello stato.

Per capire meglio il panorama abbiamo chiesto agli esperti della redazione di Giochi di Slots di guidarci all’interno di un ambiente che guarda al futuro e che ha cambiato i contorni della nostra economia. “Il mercato dei videogiochi in Italia ha superato i 2,3 miliardi di euro nel 2023, con una crescita del 5% rispetto all’anno precedente, e del 28% rispetto al 2019. Si contano 13 milioni di videogiocatori italiani, rappresentanti il 31% della popolazione, con un’età media di circa 30 anni. Anche se l’8% dei giocatori occasionali è diminuito dopo la pandemia, la base dei giocatori più attivi, composta da circa 9,5 milioni di persone che giocano almeno una volta alla settimana, resta forte”.

Come si legge nel report I Videogiochi in Italia nel 2023 di IIDEA, l’incremento di cui ci parlano gli esperti è visibile anche nella vendita di hardware, cresciuta del 63% rispetto al 2022, spinta dalla disponibilità delle console di nuova generazione. Il segmento software, invece, continua a rappresentare il cuore del settore con 1,6 miliardi di euro, sebbene ci sia stata una contrazione del 42% negli acquisti in-game, come DLC e abbonamenti.

Stessa cosa sta avvenendo nel comparto del gambling, trainato sempre di più dal settore online. “Il gioco a distanza, dal 2019 a oggi, ha registrato una crescita esponenziale – continuano gli esperti di Giochi di Slots – favorita dalle restrizioni dovute alla pandemia e dai cambiamenti nelle abitudini dei giocatori. Tra il 2019 e il 2022, il gioco online è aumentato di 36,6 miliardi di euro, trainato in gran parte da slot online, giochi di carte e scommesse sportive. Le slot online soprattutto rappresentano oggi quasi la metà del volume del gioco online, con un incremento di 19,5 miliardi”. Se il comparto digitale avanza, ovviamente quello fisico perde terreno nelle preferenze dei giocatori: “Nel 2020, con la chiusura dei locali, il gioco su AWP e VLT ha subito una perdita di oltre 27 miliardi di euro, mentre l’online ha guadagnato oltre 6 miliardi – spiegano ancora dalla redazione di Giochi di Slots – Anche dopo la riapertura, nel 2022, il gioco terrestre ha registrato una ripresa soltanto moderata, mentre il settore online ha continuato a crescere”. Così facendo il gioco online non solo ha superato i livelli pre pandemia, ma si è posto come nuovo leader all’interno dell’universo del gambling. I motivi sono presto detti: comodità, accessibilità, varietà di offerta dalle piattaforme digitali, che attraggono un pubblico sempre più ampio.

Tra gaming e gambling, quello che emerge è questo identikit del giocatore italiano medio: ha circa 30 anni, fa parte di una comunità che conta 13 milioni di persone tra i 6 e i 64 anni, pari al 31% della popolazione italiana e predilige piattaforme come console e smartphone, con una frequenza di almeno una volta a settimana. Un pubblico vastissimo, che sta cambiando le regole del gioco, in tutti i sensi. E che sta cambiando anche il suo peso all’interno della nostra economia.

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