Palermo

A Palermo i corsi di formazione per la figura del “disaster manager”

Emergenze naturali, come terremoti, alluvioni, incendi, eruzioni vulcaniche, ma anche tecnologiche, come incidenti industriali, contaminazioni chimiche o blackout energetici; o emergenze umanitarie, come guerre, migrazioni, pandemie. Di tutto questo può occuparsi il “disaster manager“, un professionista specializzato nella prevenzione, gestione e risposta alle emergenze causate da disastri naturali o antropici. Dell’importanza di questa figura e, soprattutto della necessità di formare sempre più tecnici specializzati con questa qualifica, si è parlato nel corso di un seminario organizzato ai Cantieri culturali della Zisa di Palermo dal Consiglio nazionale geometri e geometri laureati, dalla Consulta regionale geometri e geometri laureati della Sicilia con la collaborazione del Collegio dei geometri e geometri laureati provincia di Palermo. Tema del convegno il disaster manager, dunque, indicato come un professionista al servizio di un territorio fragile.

“Si tratta della figura di un geometra che gestisce tutto quello che riguarda il disastro in senso più ampio – dice Paolo Biscaro, presidente del consiglio nazionale geometri e geometri laureati – Lo fa con un approccio tecnico e professionale che deve essere formato con corsi specifici. La nostra categoria lo sta facendo con questi incontri in giro per l’Italia che servono proprio per creare il disaster manager. Per fare un esempio, quando ci fu il terremoto nel centro Italia, ben centomila immobili avevano bisogno di verifiche dal punto di vista della stabilità. Capite bene che numeri simili devono essere gestiti da professionisti e coordinati da figure specifiche. Noi dobbiamo lavorare sulla prevenzione. Di certo non possiamo farlo sugli eventi naturali, ma possiamo farlo nell’ambito delle costruzioni e quindi prevenire gli effetti di questi cataclismi”.

“Una importante figura strettamente connessa alla nostra professione – dice Santo Rosano, presidente del collegio geometri e geometri laureati di Palermo – Il suo compito sarà quello di prendere per mano le amministrazioni comunali nelle fasi pre e/o post evento calamitoso. Insieme alle altre professioni tecniche costituiamo una importante na spalla nel sistema della protezione civile. Oggi, questa figura viene rafforzata ancora di più per quanto riguarda le conoscenze e le competenze”.

“Il disaster manager nasce da gravi lacune riscontrate nel sistema della gestione delle emergenze nazionali – dice Massimiliano Pettorali, presidente dell’associazione nazionale geometri volontari protezione civile – Chi interveniva a seguito di un’emergenza si trovava in difficoltà a non avere un’organizzazione precisa. Da queste difficoltà nasce questa figura in grado di riorganizzare la messa in sicurezza e la ripartenza di un territorio devastato. Serve una figura preparata per poter rispondere alle necessità del post evento calamitoso”. Gli fa eco Ezio Piantedosi, vicepresidente del consiglio nazionale geometri e geometri laureati: “Un elemento fondamentale nella prevenzione, nella gestione delle emergenze, ma anche per la previsione e superamento di questi eventi. Un ruolo che calza a pennello con il geometra professionista”. E chiudono Diego Buono, presidente Cassa italiana di previdenza e assistenza dei geometri liberi professionisti e Lino Ardito, presidente consulta geometri Sicilia: “Una figura che adesso è al passo coi tempi e che, grazie a questi corsi, è sempre formata, anche dal punto di vista emotivo. Perché, quando succedono simili calamità, si ha a che fare con la popolazione. E il disaster manager deve essere in grado di rispondere a tutte le richieste della gente”.

Chi è e cosa fa il disaster manager
La figura del disaster manager è stata creata per rispondere all’esigenza di affrontare eventi catastrofici con un approccio pianificato e mirato. Questo professionista si occupa di ridurre l’impatto di tali eventi su persone, ambiente ed economia, individuando e analizzando i rischi potenziali in una specifica area o settore. Crea piani di prevenzione, gestisce le esercitazioni e pianifica protocolli per contenere i danni in situazioni di emergenza. Collabora spesso con enti locali, nazionali e internazionali per assicurare un livello di preparazione adeguato. Durante le emergenze, il disaster manager dirige le risorse e le operazioni di soccorso, garantendo una cooperazione efficace tra i servizi di emergenza e le organizzazioni umanitarie. Ha il compito di prendere decisioni rapide per salvaguardare la popolazione, gestire le evacuazioni, coordinare i soccorsi e comunicare con i media. Dopo un disastro, sovrintende i processi di ricostruzione, sia a livello infrastrutturale che sociale, con l’obiettivo di ristabilire la normalità il prima possibile. Supporta inoltre la ripresa economica e psicologica delle comunità e contribuisce alla valutazione dei danni, coordinando le risorse per il recupero.

Disaster manager, che competenze deve avere?
Deve avere una conoscenza approfondita delle scienze naturali, ingegneristiche e delle tecniche di gestione delle emergenze. Ma anche spiccate capacità organizzative, necessaria per coordinare diverse squadre e risorse in situazioni caotiche. Inoltre, deve saper interagire con enti governativi, forze di sicurezza, media e comunità. Nella foto Santo Rosano, presidente Collegio ordine dei geometri di Palermo e Paolo Biscaro, presidente del consiglio nazionale geometri e geometri laureati.

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