Confisca e sequestro di beni a Cosa Nostra per 1,2 milioni

Redazione

Palermo - I provvedimenti del Tribunale

Confisca e sequestro di beni a Cosa Nostra per 1,2 milioni
Nel mirino degli investigatori i beni del boss Girolamo Ciresi della famiglia di Borgo Vecchio e di Salvatore Fiorentino, della famiglia di Tommaso Natale

18 Ottobre 2024 - 09:38

Confisca e sequestro di beni a Cosa Nostra per 1,2 milioni di euro. I carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Palermo hanno dato esecuzione a due misure patrimoniali emesse dalla Sezione Misure di Prevenzione del tribunale di Palermo. Con il primo, è stata dichiarata irrevocabile la confisca di primo grado emessa nel gennaio del 2022 a carico di Girolamo Ciresi. La seconda riguarda un decreto di sequestro emesso il 27 settembre, con il quale sono stati sequestrati i beni riconducibili a Salvatore Fiorentino.

Girolamo Ciresi, 76enne, era stato tratto in arresto nell’operazione denominata “Panta Rei” per la sua organicità al mandamento mafioso di “Porta Nuova”, poiché appartenente alla famiglia di Palermo Borgo Vecchio, per conto della quale si era occupato costantemente di attività estorsive ad imprese ed esercizi commerciali della zona di riferimento. Il quadro probatorio raccolto nell’ambito delle indagini patrimoniali, coordinate dalla Procura della Repubblica, ha consentito di dimostrare come i beni nella disponibilità di Ciresi, fossero in realtà il frutto delle sue attività illecite, così consentendo l’emissione dell’odierno provvedimento di confisca irrevocabile riguardante i sottonotati beni, del valore complessivo di circa 700.000 euro. Si tratta di un appartamento a Palermo, una villetta e un terreno a Carini e dei conti corrente.

Il 42enne Salvatore Fiorentino era stato tratto in arresto nell’operazione “Bivio” per aver fatto parte della famiglia mafiosa di Palermo Tommaso Natale. Il quadro probatorio raccolto nell’ambito delle indagini patrimoniali, sul conto di quest’ultimo ha consentito di accertare come i beni nella sua disponibilità di, fossero il frutto delle sue attività illecite, così consentendo l’emissione dell’odierno provvedimento di sequestro riguardante i sottonotati beni, del valore complessivo di circa 500.000 euro, consistenti in ufficio composto da 15 vani a Palermo, zona via Perpignano, un’auto e un conto corrente bancario.

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