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Conca d’Oro in dieci per un’ora: contro Sferracavallo porta a casa un buon punto

Lieve frenata dei monrealesi, ieri, chiamati in casa a sostenere un test complicato, ovvero quello contro lo Sferracavallo che, con grande carattere e nonostante l’inferiorità numerica per oltre 60 minuti di gioco, ha mostrato la propria supremazia, sia in termini di gioco, che di carattere. Ad aprire le danze, è Mario Guida all’11’ con un tiro su un inserimento in area di rigore, mediante assist di Manno dal lato sinistro corto, dopo la sfonda di Sucameli: 1 a 0. La gioia dei rossoblù viene poi interrotta al minuto 27, a seguito della rete del pareggio di Biondo Placido, che batte l’estremo difensore monrealese. La strada della Conca D’Oro si fa in salita 2 minuti dopo quando il signor Gulotta estrae il secondo cartellino giallo all’indirizzo di Sucameli, dopo un contrasto col portiere avversario, Spano. La prima frazione di gara, si chiude sul risultato di 1 a 1.

Nella ripresa, un’azione personale di Grimaudo, subentrato a Manno al 31’, procura un tiro dagli 11 metri ai padroni di casa. A concretizzare l’opportunità è Amedeo Vassallo che spiazza il portiere avversario con il tiro dal dischetto: 2 a 1 al 51’. L’entusiasmo casalingo viene ammutolito ancora una volta dai palermitani quando il cronometro segna il 74’. A fare esultare la borgata marinara è il numero 21 La Fata che inganna l’estremo difensore normanno siglando la rete del 2 a 2.

“Ritengo sia un risultato positivo – ha detto Sergio Maggio al termine del match – se consideriamo che abbiamo giocato con un uomo in meno per oltre 60’ rischiando di vincerla, nonostante tutto. La penalità, peró, ci ha costretto a concedere un po’ di campo agli avversari. I ragazzi hanno buttato il cuore oltre l’ostacolo. Ho detto loro che sono stati bravissimi. Dobbiamo tenere in considerazione anche le qualità dell’avversario e proprio per questo motivo sono soddisfatto per la prova di carattere. Se ci proveremo a Caccamo? Assolutamente sì. Per noi tutte le partite saranno difficili. Ormai gli avversari sanno che squadra siamo e venderanno cara la pelle”.

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