L’atleta paralimpica Rosa De Marco torna nella sua scuola alla Zisa: “Inseguite sempre i vostri sogni”

Rosi Orlando

Cronaca - Alla Colozza-Bonfiglio

L’atleta paralimpica Rosa De Marco torna nella sua scuola alla Zisa: “Inseguite sempre i vostri sogni”
L'atleta di para badominton che ha partecipato alla paralimpiadi di Parigi 2024 ha raccontato agli studenti la sua storia

12 Ottobre 2024 - 08:13

Consegnata una targa premio ieri mattina, all’istituto comprensivo Colozza-Bonfiglio, all’atleta palermitana Rosa De Marco, azzurra nel badminton ai Giochi Paralimpici di Parigi 2024. Lo sport è stato il filo conduttore della sua vita per l’atleta, cresciuta nel quartiere della Zisa e priva della mano sinistra sin dalla nascita. Nel corso dell’incontro con gli studenti, ha ricordato quanto fondamentale sia la voglia di superare gli ostacoli, nella realizzazione dei propri sogni e obiettivi. E con applausi calorosi, gli alunni del plesso Bonfiglio hanno accolto la “loro” campionessa di para badminton, nell’aula magna dell’istituto dove la ragazza frequentò la secondaria di primo grado e dove, dal professore di educazione fisica Salvo Plaia fu invogliata a intraprendere il badminton.

“Lo sport allena lo spirito e l’anima – dice la dirigente scolastica del Colozza-Bonfiglio, Valeria Catalano – ed è alleato per costruire la pace. Rosa è cresciuta nella nostra scuola e nel silenzio della periferia, con tanti sogni e ambizioni si è allenata e la sua anima ha raggiunto traguardi incredibili. Sono orgogliosa di lei”. “Per ottenere qualsiasi obiettivo bisogna capire cosa veramente si voglia. Impegnatevi mettendoci il cuore – consiglia Rosa agli studenti – ascoltate voi stessi e pure qualche adulto che vi supporta, come ha fatto per me, il professore Plaia”. “Questo momento – commenta l’assessore allo sport, Alessandro Anello – testimonia che la scuola può far emergere atleti di spessore e persone di grande valore come Rosa”. “In questo istituto si è formata l’atleta e la donna De Marco – aggiunge il consigliere comunale, Salvo Altadonna – che a Parigi ha lanciato il messaggio d’inclusione non solo sulla disabilità ma su qualsiasi diversità, su tutti “i colori del mondo”, metafora sulla necessità di contrasto dei pregiudizi sociali sulle differenze”. “Rosa si allena a Roma e quando è a Palermo qui da noi – conclude Salvo Plaia – chissà se fra voi c’è già qualcuno che raggiungerà obiettivi importanti come i suoi”.

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