Palermo

L’operaio di 35 anni morto a Palermo, De Vardo: “Le misure per la formazione sono una presa in giro”

Non ce l’ha fatta Mario Angioletti, elettricista di origini messinesi di 35 anni, caduto dal ponteggio in via Ugo La Malfa. Trasportato a Villa Sofia in condizioni disperate, è morto ieri dopo 4 giorni di coma. “Ci stringiamo attorno al dolore della famiglia di Mario Angioletti, ennesima vittima di un incidente sul lavoro a Palermo – afferma il segretario generale di Feneal Uil Tirrenica Pasquale De Vardo -. Da anni ormai ribadiamo la necessità di intervenire con forza ed urgenza per arginare la strage quotidiana dei morti su lavoro. Oggi ad un operaio bastano sole 16 ore di corso di formazione per ottenere un attestato di sicurezza sul lavoro. Una vera presa in giro a scapito della salute e della vita dei lavoratori”.

“Per non parlare poi delle pericolosissime conseguenze degli appalti assegnati con il sistema del massimo ribasso e dei subappalti a cascata. Lo sanno tutti che i primi tagli vengono fatti sulla sicurezza. È ora di dire basta. In questo contesto – conclude De Vardo – ci confortano le parole pronunciate recentemente dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha definito le morti sul lavoro ‘una intollerabile offesa per la coscienza collettiva'”.

Share
Published by