“Ringraziamo la prefettura di Palermo per essersi attivamente interessata della situazione degli autobus extraurbani Ast che trasportano gli studenti e i pendolari. Speriamo che la riunione convocata dal prefetto Massimo Mariani serva per far cessare i disservizi e sbloccare l’impasse in cui sono finiti o stanno per finire, con la ripresa delle lezioni, i ragazzi e le loro famiglie”.
A dirlo è il sindaco di San Giuseppe Jato, Giuseppe Siviglia, commentando la convocazione a Villa Whitaker dei primi cittadini di dodici paesi della provincia palermitana, per venerdì 13 settembre mattina: all’ordine del giorno le criticità del trasporto pubblico locale, fornito dall’Ast agli studenti e ai lavoratori che ogni giorno sono costretti a spostarsi verso il capoluogo o altri centri del circondario e vittime di disagi, a causa del malfunzionamento del servizio offerto dall’azienda siciliana trasporti. La riunione riguarderà i sindaci di Altofonte, Bolognetta, Castronovo di Sicilia, Lercara Friddi, Mezzojuso, Monreale, Palazzo Adriano, Prizzi, Roccapalumba, San Cipirello, San Giuseppe Jato e Vicari.
“L’anno scorso – riprende Siviglia – l’Ast aveva risolto in parte i problemi e ci aspettavamo che anche quest’anno facesse la stessa cosa. Nella giornata di oggi, secondo quanto mi risulta, l’azienda ha 55 mezzi guasti, fermi in deposito. Sulla tratta di Partinico circola in media un autobus sui tre previsti alle 7 del mattino. Un solo autobus è insufficiente all’orario delle 12.30, sempre da Partinico. Un avviso sul sito Ast – prosegue il sindaco di San Giuseppe Jato – informa che oggi sono state sospese 4 corse da e per Palermo. E solo per tutti i ragazzi, tra San Giuseppe e San Cipirello, occorrerebbero 4 autobus per Partinico e 4 per Palermo per coprire tutte le richieste”.
Siviglia conclude ricordando che a pagare sono gli studenti, “nei cui confronti i disservizi della pubblica amministrazione appaiono diseducativi, e le famiglie – conclude – costrette a spendere per portare i ragazzi a scuola o per raggiungere i luoghi di lavoro con mezzi privati. E c’è pure chi deve perdere un giorno di lavoro per accompagnare o prendere i figli a scuola. E questi movimenti comportano anche traffico e inquinamento”.