Cronaca

Monreale, guasti e interruzioni continue all’erogazione dell’acqua: “Inaccettabile”

Riceviamo e pubblichiamo una nota del Movimento civico Occupiamoci di Monreale. Questa volta, si parla di un altro tema “scottante” soprattutto in questo periodo di siccità: l’acqua e l’erogazione a “singhiozzo” in determinate zone della città, causata da continui guasti alla rete o ai pozzi. La nota integrale.

L’acqua è un bene fondamentale. L’interruzione ripetuta nell’erogazione di acqua genera problemi che minano la base del vivere comune. L’acqua viene erogata dietro sottoscrizione di un regolare contratto di fornitura come stabilito dai principi di cui all’articolo 1559 del codice civile” – così spiega in una nota inviata in Redazione l’ingegnere Benedetto Madonia, rappresentante del Movimento civico Occupiamoci di Monreale.

“Un eventuale interruzione e/o disservizio nella fornitura dell’acqua determina una richiesta di risarcimento danni alle aziende fornitrici o al Comune, stante che, a fronte di una ordinaria diligenza, tali eventi non dovrebbero verificarsi se non in caso di calamità naturali o eventi derivanti da forza maggiore che non siano in alcun modo addebitabili al gestore. L’acqua è un bene fondamentale, ed essenziale, direi vitale – continua Madonia – e l’interruzione ripetuta nell’erogazione di acqua genera problemi che minano la base del vivere comune, causando perdite economiche, notevoli disagi, e stress, a famiglie intere nonché alle attività commerciali. A differenza di altri servizi, l’interruzione della fornitura di acqua è in grado di paralizzare completamente sia il privato che l’attività commerciale, stante che buona parte delle azioni quotidiane o di taluni processi produttivi necessitano di ‘acqua’ per poter essere portati a termine correttamente”.

“Sebbene sia possibile approvvigionarsi temporaneamente presso terzi rivenditori privati, che tuttavia in molti casi non sono così prontamente reperibili, il disagio rimane comunque di notevole entità. Si pensi per esempio ad un bar, che senza l’acqua non potrebbe erogare buona parte dei suoi servizi, come la preparazione del caffè, e rimarrebbe paralizzato dall’impossibilità del lavaggio di bicchieri e stoviglie. Si vuole informare la comunità – aggiunge Madonia – che quando il servizio idrico e di depurazione risulta inefficiente, va restituita parte della tariffa. L’assoluta inefficienza dell’impianto di depurazione va equiparato alla mancanza o temporanea inattività dell’impianto di depurazione e giustifica il rimborso all’utenza della tariffa di depurazione”.

“Anche l’Arera (l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente ndr) ha chiarito: gli indennizzi automatici (già dal 2017) sono somme che il gestore deve versare per mancato rispetto degli standard specifici di qualità fissati dall’Autorità o di quelli migliorativi approvati dall’Ente di governo dell’ambito. E, comunque, il versamento di un indennizzo non esclude, per l’utente, la possibilità di farsi risarcire l’eventuale danno subito anche in sede giudiziaria. Basti pensare alle esigenze intime individuali di uomini, donne e bambini che non possono lavarsi per una giornata intera o anche giorni”.

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